La gatta (Gino Paoli, 1960) C’era una volta una gattache aveva una macchia nera sul musoe una vecchia soffitta vicino al marecon una finestra a un passo dal cielo blu. Se la chitarra suonavola gatta faceva le fusa e unastellina scendeva vicina vicinapoi mi sorrideva e se ne tornava su. Ora non abito più là,tutto è cambiato non abito più là.Ho una casa bellissima,bellisima come vuoi tu. Ma, io ripenso a una gattache aveva una macchia nera sul musoe una vecchia soffitta vicino al marecon una stellina, che ora non vedo più. Glossario: - Macchia: Segno lasciato da sostanze colorate o grasse sulla superficie dei corpi. / Chiazza di colore diverso dal resto.- Muso: La parte anteriore dela testa degli animali.- Soffitta: Stanza che si trova direttamente sotto il tetto.- Fusa, Fare le fusa: (n.f.pl.) Il rumore che fa un gatto quando è contento. Gino Paoli: È uno dei cantautori più importanti della musica leggera italiana, è nato a Monfalcone nel 1934, ma è considerato insieme a Luigi Tenco, Fabrizio De André, Bruno Lauzi e Umberto Bindi uno degli esponenti della Scuola Genovese, che negli anni 60 da origine alla Canzone italiana d’autore. L’imperfetto è un tempo del passato che indica azioni del passato incompiute (imperfettive), il cui momento di inizio e di fine è inespresso, indeterminato. Si usa per: - esprimere al passato fatti compiuti, ma ripetuti con il carattere dell’abitudine (di solito segnalato da avverbi); (Ogni giorno andavamo al mare) - descrivere persone, animali, oggetti, luoghi e situazioni; (C’era una volta una gatta che aveva una macchia nera sul muso) - raccontare azioni abituali; (Se la chitarra suonavo, la gatta faceva le fusa) - describere stati fisici e psicologici; (Mi sorrideva e se ne tornava su) - esprimere la durata di un fatto presentato nel suo svolgersi o parlare di azioni che si svolgono nello stesso momento e hanno la stessa durata. (Mentre suonavo la chitarra, la gatta giocava allegra) Forme regolari SUONARE SCENDERE APRIREio suon AVO scend EVO apr IVOtu suon AVI scend EVI apr IVIlui/lei suon AVA scend EVA apr IVAnoi suon AVAMO scend EVAMO apr IVAMOvoi suon AVATE scend EVATE apr IVATEloro suon AVANO scend EVANO apr IVANO Alcuni verbi irregolari Essere: ero, eri, era, eravamo, eravate, eranoAvere: avevo, avevi, aveva, avevamo, avevate, avevanoFare: facevo, facevi, faceva, facevamo, facevate, facevanoDire: dicevo, dicevi, diceva, dicevamo, dicevate, dicevanoBere: bevevo, bevevi, beveva, bevevamo, bevevate, bevevanoTradurre: traducevo, traducevi, traduceva, traducevamo, traducevate, traducevanoTrarre: traevo, traevi, traeva, traevamo, traevate, traevano
L'IMPERFETTO
La gatta (Gino Paoli, 1960) C’era una volta una gattache aveva una macchia nera sul musoe una vecchia soffitta vicino al marecon una finestra a un passo dal cielo blu. Se la chitarra suonavola gatta faceva le fusa e unastellina scendeva vicina vicinapoi mi sorrideva e se ne tornava su. Ora non abito più là,tutto è cambiato non abito più là.Ho una casa bellissima,bellisima come vuoi tu. Ma, io ripenso a una gattache aveva una macchia nera sul musoe una vecchia soffitta vicino al marecon una stellina, che ora non vedo più. Glossario: - Macchia: Segno lasciato da sostanze colorate o grasse sulla superficie dei corpi. / Chiazza di colore diverso dal resto.- Muso: La parte anteriore dela testa degli animali.- Soffitta: Stanza che si trova direttamente sotto il tetto.- Fusa, Fare le fusa: (n.f.pl.) Il rumore che fa un gatto quando è contento. Gino Paoli: È uno dei cantautori più importanti della musica leggera italiana, è nato a Monfalcone nel 1934, ma è considerato insieme a Luigi Tenco, Fabrizio De André, Bruno Lauzi e Umberto Bindi uno degli esponenti della Scuola Genovese, che negli anni 60 da origine alla Canzone italiana d’autore. L’imperfetto è un tempo del passato che indica azioni del passato incompiute (imperfettive), il cui momento di inizio e di fine è inespresso, indeterminato. Si usa per: - esprimere al passato fatti compiuti, ma ripetuti con il carattere dell’abitudine (di solito segnalato da avverbi); (Ogni giorno andavamo al mare) - descrivere persone, animali, oggetti, luoghi e situazioni; (C’era una volta una gatta che aveva una macchia nera sul muso) - raccontare azioni abituali; (Se la chitarra suonavo, la gatta faceva le fusa) - describere stati fisici e psicologici; (Mi sorrideva e se ne tornava su) - esprimere la durata di un fatto presentato nel suo svolgersi o parlare di azioni che si svolgono nello stesso momento e hanno la stessa durata. (Mentre suonavo la chitarra, la gatta giocava allegra) Forme regolari SUONARE SCENDERE APRIREio suon AVO scend EVO apr IVOtu suon AVI scend EVI apr IVIlui/lei suon AVA scend EVA apr IVAnoi suon AVAMO scend EVAMO apr IVAMOvoi suon AVATE scend EVATE apr IVATEloro suon AVANO scend EVANO apr IVANO Alcuni verbi irregolari Essere: ero, eri, era, eravamo, eravate, eranoAvere: avevo, avevi, aveva, avevamo, avevate, avevanoFare: facevo, facevi, faceva, facevamo, facevate, facevanoDire: dicevo, dicevi, diceva, dicevamo, dicevate, dicevanoBere: bevevo, bevevi, beveva, bevevamo, bevevate, bevevanoTradurre: traducevo, traducevi, traduceva, traducevamo, traducevate, traducevanoTrarre: traevo, traevi, traeva, traevamo, traevate, traevano