CO.SA.PUBBLICA

CINQUANTASEIESIMA DENUNCIA


Lodo Alfano: verso il Referendum
Da ieri, con la promulgazione del Capo dello Stato della legge, il Lodo Alfano è operante nel nostro Paese. L'abbiamo detto in tutti i modi che questa legge ci rende ridicoli e allo stesso tempo non credibili. Non è possibile che quattro persone in Italia possano fare quello che a loro piace e non possono essere processate. Non so se vi è chiaro, ma il Lodo Alfano permette a quattro persone, il Capo del Governo, il Capo dello Stato, il Presidente della Camera e il Presidente del Senato, di fare quello che vogliono durante i loro mandati. Hanno una moglie che non va più bene? L'ammazzano e non li possiamo processare. Hanno una ragazzina da stuprare? La stuprano e non li possiamo processare. Vogliono spacciare qualche chilo di droga? Vanno a fare un viaggio di lavoro in Colombia per visitare il Parlamento colombiano e di ritorno si portano una valigia di cocaina che nessuno può dire niente. E' chiaro che sto estremizzando il concetto per dire che è bene che tutti siano uguali davanti alla legge, e soprattutto se nei confronti di qualcuno c'è un dubbio di reato proprio per la funzione che ha è meglio saperlo prima, non dopo. Se il mio vicino di casa stupra i bambini e io ho un bambino lo voglio sapere subito, non aspettare dieci anni. Mi potranno anche dire che quello fa un lavoro particolare, ma mio figlio poi chi glielo racconta? Stabilito questo concetto, noi riteniamo che questa legge sia incostituzionale. Il Capo dello Stato ha detto no. Rispettiamo la sua decisione, ma non la condividiamo per niente. Cento costituzionalisti hanno già firmato un documento in questo senso. Cosa c'entra la incostituzionalità con la immoralità? Non è che se si scrive nella Costituzione che si possono ammazzare tutti quelli con i capelli biondi noi li ammazziamo. E' immorale farlo. Riteniamo che questa sia comunque una norma immorale, che non è bene che stia nella nostra Costituzione, e lo dico perché gli amici del Partito Democratico, si fa per dire “amici”, hanno detto al centrodestra: “Avete sbagliato. Non dovevate fare questa legge per via ordinaria. Bisognava farla con legge costituzionale”. Noi invece riteniamo che ne con l'una ne con l'altra si deve fare, perché immorale, perché ingiusta sul piano del diritto naturale. Che facciamo a questo punto che la frittata è fatta? Dobbiamo cancellarla, e l'unica arma che abbiamo è il Referendum. E come si fa? Con la legge che prevede i Referendum, la quale ha delle “finestre” particolari: le firme di presentazioni devono essere almeno 500 mila e per ogni persona che firma deve essere raccolto il suo certificato elettorale. Non è una cosa facile, non basta solo trovarci in piazza a firmare, qualcuno poi deve andare a raccogliere i certificati nei comuni. Ce ne vogliono almeno 500 mila, ma per non sbagliare bisogna raccoglierne 600, 700 mila. La legge dice che le firme devono essere raccolte in una data che va dal primo di gennaio al 30 settembre. Le dobbiamo raccogliere in questo tempo perché la legge dice cosi. Se non le raccogliamo entro il 30 settembre queste 500 mila firme, con tutti i certificati allegati, bisogna aspettare il primo gennaio prossimo. Inoltre, non si può depositare la raccolta delle firme prima del 7 agosto, e nel caso nostro non è un problema. Da adesso al 30 settembre ce la facciamo? Ce la facciamo se si muovono le organizzazioni strutturate, perché il problema non siete voi che dovete firmare, ma chi opera nella raccolta dei vostri certificati elettorali. Per questo stiamo facendo un appello a tutte le altre forze politiche, sindacali, associative e culturali: se ci uniamo tutti insieme e dimostriamo che non facciamo solo parole, rinunciando alle ferie, e noi dell'Italia dei Valori siamo da subito disponibili a rinunciare alle ferie, e uniamo le nostre forze ed entro il 30 settembre depositiamo 500, 600, 700 mila firme. Si può fare. Il Partito Democratico vuole fare le petizioni di 5 milioni di firme, ma con la petizione che ci fai? Te la mangi? Questo è un atto che serve perché produce un Referendum, mentre la petizione dice soltanto “quanto sei brutto e cattivo brutto lupo” e quello dice “chi se ne frega, io intanto faccio il lupo”. Vogliamo, nei prossimi giorni, prima supplicare, e poi se necessario mettere in mora tutti coloro che hanno detto fino ad ora che questa legge non andava bene, di darsi con noi da fare. Insieme ce la possiamo fare. Ce la faremo? Ve lo diremo alla prossima puntata, ma una cosa è certa: che se ci dovessero dire di no non ci arrenderemo lo stesso, perché partiremo prima e subito dalla prima settimana di agosto. Tra qualche giorno troverete su questo Blog tutte le procedure, come fare per dare la vostra firma e soprattutto per chi di voi vuole aiutarci a raccogliere le firme ed essere a nostra disposizione. E' un po complicato, ma ce la faremo. Ce la faremo perché è possibile se tutti voi ci date una mano. Leggerete a breve tutte le indicazioni per la raccolta di queste firme, la tempistica e le modalità. Insieme possiamo fermare il diavolo.   Postato da Antonio Di Pietro