CO.SA.PUBBLICA

OTTANTACINQUESIMA DENUNCIA


8        settembre  2008     Sul “Giornale di Vicenza” di ieri  7 settembre, a pag. 18, ci ha informato  che il Presidente del Consiglio ha scritto una lettera al Sindaco di Vicenza  per indurlo  a  recedere  dalla effettuazione del Referendum popolare, già fissato per il 5 ottobre, relativo all’utilizzo, o meno, dell’ex aeroporto “Dal Molin”  per l’ampliamento della Base americana a Vicenza. Il Premier correda la sua lettera con argomentazioni giuridiche su cui altri, esperti in materia, eventualmente  discuteranno.Ciò che mi ha stupito, come cittadino, sono alcune frasi contenute  in tale lettera, che riporto dal virgolettato: “ Le ricordo ancora una volta che  la consultazione popolare da lei indetta si manifesta ancora più gravemente inopportuna” e, soprattutto: “ la consultazione popolare…..( seguono valutazioni giuridiche) …rischierebbe,infine, di fomentare ulteriori tensioni interne ed esterne non facilmente prevedibili.”  Di fronte a tali affermazioni  sono, da un lato, disorientato  perché  ritengo che in uno stato democratico, la consultazione popolare, tra l’altro in un contesto politico che nomina continuamente federalismo ed  autonomia, debba esser garantita. D’altro  canto sono preoccupato, sul versante della sicurezza, perché non mi sarei mai aspettato che  si   assegnasse ad un referendum popolare la potenzialità di “fomentare”  tensioni “non facilmente prevedibili” Ora, il significato del verbo “fomentare” è inequivocabile: i vocabolari lo traducono con “istigare”, “alimentare”;  mi sembra “gravemente inopportuna”    quindi tale attribuzione  scaricata  dal presidente del Consiglio  su un mezzo della democrazia, quale il Referendum vicentino, per lo più giunto alla fase finale del suo iter organizzativo. A mio avviso, invece, il Referendum  è un  mezzo  corretto  per  incanalare  le  tensioni, che preesistevano ad esso  e, ( dirò una cosa ovvia) lo Stato, con le Istituzioni che ne discendono, dovrebbe farsi garante di una  regolare marcia di avvicinamento   al Referendum e di un suo tranquillo svolgimento             Cordiali  saluti Giovanni Cappellari   Pedavena(Bl)