IMMANENTE TRASCENDE

SCIENZA COME VERA RIVOLUZIONE DEL CUORE


SCIENZA COME VERA RIVOLUZIONE DEL CUORE Esiste una Scienza dello Spirito come c’è quella della Materia: ognuna di esse ha le sue proprie Categorie, il suo modus operandi, i suoi specialisti, le sue valide e incontestabili tesi. Solo mediante la disciplina si possono afferrare e utilizzare i benefìci dei segreti della Mente e della conseguente Materia.Il principio del Sé va prima di tutto appreso mediante gli insegnamenti di chi conosce il Sé, la Divinità incarnata; siccome è molto difficile avere la possibilità di incontrare persone che abbiano questo tipo di esperienza del Sé con la volontà di insegnarNe il Principio, è meglio cercare dentro di noi il Gurù, piuttosto che cadere nelle fauci di chi ha interessi materiali intorno a questi insegnamenti, che sono prettamente spirituali!Dopo questa esperienza, quando in un lampo la Verità del Sé si svela, bisogna passare per i processi di riflessione, meditazione e assimilazione, affinché possiamo stabilire fermamente la beatitudine di quel lampo, del Sé rivelato.Nelle scritture, per es. il Brahmasutra, troviamo l’aiuto di cui abbiamo bisogno per avanzare correttamente sulla via spirituale; esso esordisce con le parole:Athâto brahma jijñâsa  (Dopo di ciò, lo studio di Brahman)Dopo che cosa? Quali sono i passi preliminari? Quando una persona è pronta per partecipare alla discussione e allo studio del Brahman?Ci sono altri due testi che vanno studiati prima, uno dice:Athâto karma jijñâsa  (Dopo di ciò, si considera il karma, l’attività)e l’altro si apre con le parole:      Athâto dharma jijñâsa  (Dopo di ciò, si passa a considerare il dharma)A prescindere dai Testi, l’essere umano solo dopo aver purificato la mente con azioni compiute secondo la morale del suo dharma (dovere), ha il diritto ad acquisire la Conoscenza del Principio Universale che, fin dall’eternità, è la vera Essenza di ogni cosa.Solo dopo aver “assaggiato” questo modus operandi, che rivoluziona il cuore agendo concretamente nel mondo ed entrando a far parte delle attività ad esso inerenti nel rispetto del Codice Morale, scopriremo quanto il “suo sapore” non sia gradevole senza il “sale” della Sapienza: l’Esperienza dello Spirito.Dedichiamoci dunque alle cose del mondo con almeno un “pizzico” di quel “sale” – la consapevolezza di non essere il corpo ma l’essere che vi dimora; la consapevolezza di essere il Testimone del panorama mutevole della natura – ed allora potremo avanzare verso la felicità e la pace che tanto agogniamo.Piano piano, gradualmente ci rafforzeremo nell’idea che in Dio è ricapitolato tutto il mondo; allora, anche senza pregare e senza chiedere, tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci sarà dato in sovrappiù.