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DEL PIANO SULLA FINE DELLA VIDEOARTE...


Arte-Pura & Arte-digitale.  LA FINE DELLA videoarte (ne abbiamo parlato con Pierre Restany): è finita quando è scomparso Nim June Paick. L’Arte Contemporanea & Sperimentale oltre il confine della videoarte e a margine della ”Immagine visibile-invisibile”, con gli strumenti avanzati e le arti e le tecniche dell’ “Arte-Pura” e dell’ “arte-digitale”. La videoarte è finita quando è scomparso Nim June Paick: è morta da tempo, quando è nata la comuni-cazione pura senza confine “dell’Altra frontiera, dell’altra faccia sensibile dell’arte” per la immaginazione e la comunicazione dell’Arte Pura senza limiti. dell’artista – oggi – deve possedere un panorama vasto della “nuova conoscenza” dell’e arti e delle tecniche e va allargato, vista l'innovazione mediatica che ha prodotto grandi mutamenti mentre il “sistema” continua a far subire, giorno dopo giorno, questi mutamenti che invece vanno studiati e approfonditi “comprendere”, “concepire”, “comunicare” – per elevare il gusto nel divenire dell'arte. Siamo al centro di enormi riciclaggi delle tecniche e del linguaggio del “fare” arte senza “ricerca trascurando l'" innovazione mediatica inelle varie aree della nostra realtà (del nord, del centro, del sud), del mondo contemporaneo, si sprofonda nell’arte del “cattivo gusto”, dei “Movimenti e delle poetiche” del recente passato. IL fruitore dei metalinguaggi, per esempio, come quelli: della videoarte e gli ultimi anacronistici tentativi di resuscitarla; le ultime vuote, vane e rozze “endenze artistiche” presentate e rimesse in giro, in questi ultimi decenni – non solo nella Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, ma anche in alcuni dipartimenti di alcune Università (che tentano di imitare il lavoro di ricerca, d’ideazione e produzione di artisti pure anche dei docenti e degli studenti delle “Accademie di Belle Arti, AFAM, finalmente ridefinite e congiuntesi- - - a quando è scomparso Nim June Paick. L’Arte Contemporanea & Sperimentale oltre il confine della videoarte e a margine della ”Immagine visibile-invisibile”, con gli strumenti avanzati e le arti e le tecniche dell’ “Arte-Pura” e dell’ “arte-digitale”. La videoarte è finita quando è scomparso Nim June Paick: è morta da tempo, quando è nata la comuni-cazione pura senza confine “dell’Altra frontiera, dell’altra faccia sensibile dell’arte” per la immaginazione e la comunicazione dell’Arte Pura senza limiti. dell’artista – oggi – deve possedere un panorama vasto della “nuova conoscenza” dell’e arti e delle tecniche e va allargato, vista l'innovazione mediatica che ha prodotto grandi mutamenti mentre il “sistema” continua a far subire, giorno dopo giorno, questi mutamenti che invece vanno studiati e approfonditi “comprendere”, “concepire”, “comunicare” – per elevare il gusto nel divenire dell'arte. Siamo al centro di enormi riciclaggi delle tecniche e del linguaggio del “fare” arte senza “ricerca trascurando l'" innovazione mediatica inelle varie aree della nostra realtà (del nord, del centro, del sud), del mondo contemporaneo, si sprofonda nell’arte del “cattivo gusto”, dei “Movimenti e delle poetiche” del recente passato. IL fruitore dei metalinguaggi, per esempio, come quelli: della videoarte e gli ultimi anacronistici tentativi di resuscitarla; le ultime vuote, vane e rozze “endenze artistiche” presentate e rimesse in giro, in questi ultimi decenni – non solo nella Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, ma anche in alcuni dipartimenti di alcune Università (che tentano di imitare il lavoro di ricerca, d’ideazione e produzione di artisti pure anche dei docenti e degli studenti delle “Accademie di Belle Arti, AFAM, finalmente ridefinite e congiuntesi", ma inutilmente!). Crtica/Critici Vittorio Del Piano.