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Lettera aperta al Ministro MASSIMO BRAY


vittorio del piano "LETTERA Aperta"A Massimo Bray Ministro MiBAC per i Beni Culturali e TurismoNuovo Governo ROMAE, per conoscenzaA/TO:Al Presidente della Repubblica Giorgio Napoliano.  DA/FROM:Prof. Vittorio Del Piano - Via Lago di Como 3. 74121-TARANTO-----------------------------OGGETTO:LETTERA APERTA ISTANZA PER FAR RESTITUIRE ALL'ITALIA A TARANTO LA STATUA TRAFUGATA E VENDUTA ALLA GERMANIA SUL MERCATO CLANDESTINO SVIZZERO DA GENTE DI POCHI SCRUPOI E TOMBAROLI (AL KAISER GUGLIELMO II DI GERMANIA), OPERA CULTUALE IN MARMO DI CIRCA (11) UNDICI Q. MAGNO-GRECA PIU' CONOSCIUTA AL MONDO COME "LA PERSEFONE GAIA (VI-V sec. a. C.) - LA DEA IN TRONO DI TARANTO" LEGATA AI NOTI E MISTERIOSI RITI ELEUSINI ED E' TUTTA'ORA ESPOSTA IN GERMANIA IN UNA GRANDE SALA DEL PERGAMONMUSEUM DI STATO DI BERLINO.AL MNISTRO MASSIMO BRAY MiBAC, Turismo - Beni Culturali                                       = ROMA =E, PER CONOSCENZA:- AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO    Palazzo del Quirinale                           R O M A  (omissis) Ogg: << LETTERA APERTA>> Al Ministro Massimo Bray MiBAC- E, Per Conscenza al Presidente della Repubblica Giorgio Napoliano...Buon Giorno  DA/FROM:Prof. Vittorio Del Piano - Via Lago di Como 3. 74121-TARANTO Distinto Signor Ministro,Desideriamo innanzi tutto congratularci per la nomina nel nuovo governo e nel formulare i nostri migliori auguri di buon lavoro principalmente nell’opera per ottenere la restituzione delle importanti opere archeologiche ed artistiche trafugate dal ns. nostro Paese e detenute illegalmente (all'estero) da alcuni Musei di Stato e anche di privati.Ci attendiamo però che Lei voglia dedicarsi con grande impegno e tenacia, per il ritorno in Italia (nella nostra Città) della statua di Culto della “Dea In Trono Di Taranto”  stile severo; un marmo magno greco monolitico del peso di 11 quintali circa, conosciuta anche come “La Persefone Gaia o Afrodite”.La statua cultuale è opera legata ai misteriosi Riti Eleusini, ed è di un inestimabile valore artistico oltre che storico.La scultura fu trovata a Taranto durante uno scavo (1911 - 1912) portata prima a Eboli, e successivamente, a seguito di un imbarco (nottetempo), raggiunse clandestinamente la Francia. Poi, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, fu posta in vendita a mezzo asta pubblica sul mercato clandestino in Svizzera; il più cospicuo sottoscrittore fu l’Imperatore di Germania, Kaiser Guglielmo II, con una cifra elevatissima (e si era già in guerra!).La statua dall'ora campeggia, solenne, in una sala del Pergamonmuseum di Stato di Berlino.Della questione si è caldamente e prontamente interessato appena fu eletto (dopo un intermibabile silenzio degli ultimi due presidenti predecessori), il nostro attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale è stata inviata una prima lettera che recitava:“Come cittadini - scrive il prof. Del Piano - come uomini sensibili e rispettosi dei valori dell’arte e della cultura, rivolgiamo ora a Lei Signor Presidente Giorgio Napolitano un appello commosso fiducioso, carico di speranza perché intervenga verso quel Paese in modo che la nostra “Persefone” torni dall’“Esilio”, riportando il suo dolce e ammaliante sorriso nella terra dove è stata scolpita, luogo naturale del suo “Asilo”, lontano dalle fredde brume del Nord e sotto il sole caldo e luminoso del “Mezzogiorno d’Italia”, e fu prontamente cortesememte riscontrata dal Presidente.Con lo stesso spirito, rafforzato dal gentile riscontro ricevuto dal Presidente della Repubblica, e oggi ancor più incoraggiati dal Suo grande impegno dinamico per il nuovo governo, rivolgiamo a Lei quale Ministro ai Beni Culturali e alla Cultura, affinché faccia tutto quanto è possibile per il ritorno di Persefone all’Italia e a Taranto, nel suo più congeniale contesto storico e paesaggistico.Appare, tale rientro, anche di fondamentale importanza per dare fiducia e speranza a tutte le nostre attività e istituzioni regionali, cittadine per un rilancio del turismo e legato ai Beni Culturali del territorio.Noi, da parte nostra, stia pur sicuro, faremo la nostra parte per sostenerLa in tutti i modi per l’azione che andrà a svolgere in tal senso anche con la collaborazione e la grande sensibilità del nostro Sindaco e dei cittadini e dei giovani studenti.Confidiamo che questa nostra istanza abbia esito positivo e Le inviamo ancora i nostri migliori auguri e i più cordiali saluti, comunicandole, inoltre, di aver previsto un ulteriore allargamento del nostro «Comitato della Sensibilità “Mediterranea”».Taranto, 1 maggio - 2013.F I R M A T A R I(A cura di), Vittorio Del Piano (Artista, già prof. dell’AA. BB. AA. MIUR-AFAM.)Giovanni Battafarano (già Sindaco di Taranto e Senatore)Giuseppe Caforio (già senatore della Repubblica)Angela Caliolo (avvocato, insegnante)Alfengo Carducci (già Sindaco di Taranto, Provveditore Agli Studi della Città)Pino Chieco (artista)Mario Colonna (Artista, già direttore dell’AA.BB.AA/MIUR-AFAM)Marcello Cometti (Gioranalista)Guido Corazziari (architetto artista, AA.BB.AA/MIUR-AFAM)Lilli Damicis (giornalista)Mauro Del Piano (ingegnere ambiente e territorio e difesa del suolo)Sabrina Del Piano (archeologa specialista)Fiore Dettoli (già dirigente scolastico Ist. Comprensivo Statale)Bruno Di Castri (operatore culturale)Daniele Galeone (animatore culturale teatrale)Mario Giaffreda (designer)Vittoria Lepore (scultrice AA.BB.AA/MIUR-AFAM)Alessandro Mendini (architetto artista/designer)Michele Pastore (già primo ricercatore del C.N.R )Mauro Palminteri (avvocato)Alessandro Quasimodo (attore,regista)Alessandro Rodia (Funzionario di PugliaPromozione - IAT di Francavilla Fontana)Sergio Torsella (avvocato penalista)* * *lie-Taranto-Nizza-coordinatore: cell.- 328,318.77.13-prof. Vittorio Del Piano.---Foto: (v.) facebook, Vittorio del Piano. E  cerca nel Web - La persefone Gaia Afrodite - La Dea in Trono di Taranto.Luca Potente - studente del CORSO DI DECORAZIONE - AA. BB. AA. di BARI-Lo scatto è di Raffaella Del Giudice - MOLA DI BARI (di QUALCHE ANNO FA)..., LALTRO SCATTO, è' di Eugenio Miccini (Biennale di Venezia 1974), nella fotografia: Vittorio Del Piano (a sinix), è con Carlo Ripa di Meana (a dex), all'epoca della Presidenza della Biennale ( v.),  passata alla storia e ricordata come "La Biennale del Dissenso".