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"Lettere a un giovane poeta" di Rainer Maria Rilke


    Rainer Maria Rilke riversò le proprie riflessioni umane e letterarie nei numerosi epistolari che accompagnarono la sua esistenza. Le " Lettere a un giovane poeta", rappresentanoun prezioso, seppur minuscolo, epistolario e colpisconoper la loro sorprendente attualità.E voi uomini e donne contemporanei che storicamente vivetenel 2011, l'avete mai letto?
 * * *"E' bene essere soli, perché la solitudine è difficile; che una cosa sia difficile deve essere per noi un motivo in più per attuarla. Anche amare è bene: poiché l'amoreè difficile. (...) Amare anzitutto non vuol dire schiudersi,donare e unirsi con un altro (che sarebbe infatti l'unionedi un elemento indistinto, immaturo, non ancora libero?), amare è un'augusta occasione per il singolo di maturare, di diventare in sé qualche cosa, diventare mondo, un mondo per sé in grazia d'un altro, è una grande immodesta istanza che gli vien posta, qualcosa che lo elegge, e lo chiama a un'ampia distesa. (...)Questa umanità della donna sopportata in dolori e umiliazioni, quando avrà gettate da sè le convenzionidella esclusiva femminilità nelle metamorfosi del suo stato esteriore, verrà alla luce, e gli uomini che non la sentono oggi ancora venire, ne saranno sorpresi e colpiti.Un giorno esisterà la fanciulla e la donna, il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile, ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine, ma solo a vita reale: l'umanità femminile. Questo progresso trasformerà (da principio contro la volontà dei maschi sorpassati) l'esperienza dell'amore, che ora è piena di errori, la muterà dal fondo, la riplasmeràin una relazione da essere umano a essere umano, nonpiù da maschio a femmina.E questo più umano amore somiglierà a quello che noifaticosamente prepariamo, all'amore che in questo consiste: che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda."Rainer Maria Rilke (Roma, 14 Maggio 1904)*  * *