IL CRISPANESE

Lettera


Pubblico in originale un'accorata lettera che mi e arrivata nei messaggi personali, in sette parti e in tutta la mattinata di ieri, mi scrive un Crispanese che "purtroppo non sta più a Crispano". La festa del Giglio ha accompagnato sempre grandi eventi e grandi cambiamenti, spero che tra quest'anno e l'anno prossimo traghetterà il cambiamento da una mentalità decadente e individuale a una migliore e collettiva.La letteraCaro sig. redattore del blog il crispanese, purtroppo non sto più a Crispano e qualche volta leggo suo blog per tenermi informato. Detto questo e considerato che lei possa fare molto per il nostro paese.La prima cosa che vorrei farLe notare è che nessuno si sia sentito offeso dalle dichiarazioni dei giornalisti all'indomani dei fatti della festa del giglio, i giornalisti, in particolare un certo M. di C., che hanno denigrato, inzozzato, offeso il nome di Crispano e dei Crispanesi. Capisco il diritto di cronaca ed è pur vero che i giornalisti, almeno quelli veri professionisti, quando descrivono una cronaca non si limitano alla semplice ed analitica descrizione dell'avvenimento, ma corredono il tutto argomentazioni varie per dare quel tocco di profesionalità, di poesia e perchè no, per affascinare e non annoiare il lettore.FINE PRIMA PARTE MESSAGGIOSECONDA PARTEA crispano, in particolare nell'articolo del "Mattino" del 19.06.06 si è andati oltre. Il ricamo giornalistico ha superato l'avvenimento stesso, facendo intendere chiaramente che a Crispano, partendo dai Bambini fino agli anziani abbiamo DNA mafioso. E come se, per esempio, a Siena i contradaioli osannassero un fantino con problemi di legge, è per questo a Siena sono tutti bancarottieri. Io mi domando se questo giornalista M. Di C. avrebbe fatto una cosa del genere a Siena, si sarebbe visto arrivare migliaia di querele.Prima di continuare vorrei chiarire un concetto fondamentale, qui non si cerca di difendere nessuno dei soggetti coinvolti nei fatti della festa del giglio di Crispano 2006, anzi se l'articolo l'avrebbe scritto un giornalista preparato a quest'ora io non Le avrei mandato alcun messaggio.FINE SECONDA PARTETERZA PARTEAllora io vorrei lanciarle una proposta, visto che come dicevo Lei conoscendo molto bene Crispano e Crispanesi, per il rilancio, prima di tutto, culturale e in seconda analisi morale di questo ultramillenario paese.Chiunque sarà chiamato ad organizzare la festa, tipo proloco, comitati cittadini ecc., hanno l'obbligo morale, ma solo come questione di principio, di querelare il giornalista del mattino, prima che il suo non rispetto delle più elementari regole di buon giornalismo vada in prescrizione.FINE TERZA PARTEQUARTA PARTEPersonalmente ed umanamente non ho niente contro questo giornalista, sto valutando solo il suo operato, Anzi non mi sarei neanche soffermato in questo accanimento terapeudico contro questo soggetto, ma la cosa più grave che questo ha fatto molto di più del capoclan che dirige la paranza, e che domani mio figlio quando cercherà lavoro gli verrà sempre chiusa la porta in faccia perche è di Crispano, e non sto esagerando visto che la vicenda è arrivata addirittura ad anno zero di Santoro.FINE QUARTA PARTEQUINTA PARTEPer uno che non è di Crispano, Nola o Brusciano che legge l'articolo del 19.06.06 del Mattino di M. Di. C.Si influenzerà facilmente, visto che l'argomento oggetto di cronaca e molto serio "la camorra", ma ripeto, questi poteva descrivere l'avvenimento senza offendere i musicanti definendoli orchestrina appollaiata e che chi alza il giglio e sudato e sbuffain parole più semplice io capisco da queste parole che chi alza il giglio e un porco che suda e sbuffa e che i musicisti sono improvvisati professionisti.E sopratutto esercitare il suo diritto di cronaca senza offendere questa ultracentenaria manifestazione che nulla ha che fare con gli aspetti illegali della vita.A dimostrazione della fondatezza di quello che dico è il fatto che le persone muoiono, ma la festa dei gigli rimane anche quando si sarà risolto il problema mafioso.FINE QUINTA PARTESESTA PARTELa cosa che fa più rabbia e che questo giornalista pur dicendo una cosa veramente accaduta si senta in diritto di esporla come vuole anche in disprezzo di chi non centra nulla.Ma voglio ammettere il beneficio del dubbio al giornalista del Mattino, magari non conosce gli animi e gli entusiasmi che regolano la vita dei Nolani, Crispanesi, Barresi, Bruscianesi ecc.Cominciamo per dire che la festa di Crispano si svolge in onore della Beata Vergine Santissima del Buon Consiglio.La tradizione dei gigli di nola nasce dagli scritti sulla vita di S. Paolino ad opera del nostro Santo Patrono di Crispano Papa San Gregorio Magno.La festa affonda le sue radici dall'intreccio dei riti tribali delle popolazioni germaniche , alla fine della disolvenza dell'impero romano, con il cristianesimo.FINE SESTA PARTESETTIMA PARTEL'obelisco, come impropriamente lo definisce il M. Di C. e un vero e proprio capolavoro di ingegneria meccanica che sfida tutte le più elementari leggi della statica e della dinamica, una vera è propria macchina da festa.Le sofferenze che i cullatori si impromono, fanno parte di quegli aspetti antropologici, che anche se non riusciamo a capire devono essere rispettati, certo anchio non comprendo i flagellanti, oppure gli appassionati della corrida, l'esagerato entusiasmo per la corsa di Siena, MA LI RISPETTOCaro Satiricus, vedi se puoi coordinare la querella sarà il punto di rinascita per Crispano, in modo che nessuno mai possa dire in futuro a Crispano sono tutti Mafiosi e che la cultura sovrasti l'incompetenza.  hohen_staufe... P.S. Ce vonn e cazz vatecal pe fa e figli carrettieri.