IL CRISPANESE

Parole, parole, parole


Premessa analitica.Sarebbe opportuno che i consiglieri comunali, facessero una colletta non so, 5, o 10 euro a testa, magari il sindaco ne mette 50, io sono disposto a cacciare 1 euro, basta che mettiate a posto l’impianto audio e i microfoni dell’aula consiliare, non si capisce un fico secco.I cittadini, dopo il primo ed il secondo consiglio comunale, come da copione sono incominciati a scemare, questo, non e un buon segno, se togli la forza pubblica e gli “interessati” si potevano contare una quindicina di cittadini interessati alla sorte del proprio paese.Era dal primo consiglio comunale che mi domandavo, ma chi e quel tipo con i capelli bianchi, occhiali, armato di sedia borsello penna e fogli vari, che siede, ma si sbatte continuamente di fianco ai componenti di minoranza?Ho chiesto a qualcuno per curiosità chi fosse, ma non mi hanno saputo rispondere, mi sono chiesto fra me e me, sarà mai un esponente di qualche partito di minoranza? Sarà mai un consigliere in panchina? Nell’ultimo consiglio comunale ho scoperto che e uno Zerbino, si proprio uno Zerbino, non e bello che in un consiglio comunale ci siano più Zerbini che cittadini (ovviamente sia di minoranza che di maggioranza).Consiglio comunale del 15/09/08Davvero ci voleva una telecamera, per riprendere le scene di questo consiglio comunale.Dopo circa due ore di parole, parole, parole, si e capito, detto in due parole, che si doveva deliberare riguardo all’abbattimento e alla ricostruzione nel centro storico.Dato che la minoranza, da come ho capito, non ha avuto il tempo di analizzare bene la questione, di conseguenza chiedeva un rinvio. Ho anche capito che comunque, le carte erano a disposizione dei consiglieri di minoranza già da giovedì sera, anche per ammissione del consigliere Galante in un confronto con la segretaria comunale.Detto fatto, la maggioranza non accetta il rinvio, la minoranza lascia l’aula consiliare. La maggioranza ha votato con il sottofondo del vociare della minoranza che stava fuori, la quindicina di cittadini presenti per capire le sorti di Crispano, hanno capito poco o niente.La minoranza composta da tanti professionisti ( avvocati medici ingegneri) non avrebbe dovuto avere problemi a studiare e analizzare la questione, avendo qualche giorno di tempo. Magari, per motivi personali non hanno avuto il tempo, dato che si praticano due e anche tre attività. Non so,  potevate sacrificare la domenica pomeriggio per studiare e analizzare la cosa, penso che i Crispanesi che vi hanno votato se lo meritano, voi siete loro dipendenti.La maggioranza spero, dato che non e stato possibile capirlo in consiglio comunale, parole,parole, parole, ci faccia capire attraverso un confronto pubblico, che cosa avete deliberato? Si abbattono quali palazzi del centro storico? Perché? Esistono vincoli? Quali? Si ha forse l’intenzione di ripetere speculazioni e illegalità come e successo con palazzo Vitale? Spero che vengano banditi da Crispano imprenditori che combinano scempi di questo genere! In quanto tutti quelli che in qualche modo sono stati coinvolti, si ravvedano per il futuro. Lo dovete a chi vi ha votato, voi, siete loro dipendenti.Almeno il 40% delle famiglie Crispanesi ha un congiunto che e stato costretto a trasferirsi al nord per lavoro o comunque sono pendolari e trasfertisti.Chi lavora in zona vive nel precariato e comunque ha dei grossi problemi dopo la terza settimana, non parliamo di chi vive una disoccupazione latente.Chiedo ai consiglieri comunali di verificare il problema del lavoro (che voi non avete) andando in giro per Crispano, da quelle famiglie che siete andati a chiedere il voto, tra l'altro vostri datori di lavoro, constatando la rabbia che hanno in corpo che può scoppiarvi in faccia durante qualche consiglio comunale dove si producono solo parole, parole, parole.P. S. Per quanto riguarda qualche acaro sconfitto, velenoso, da marciapiede, povero di intelletto, bisognoso di spirito, che si rivolge a Sat, cercando di  far del male al suo autore che tra l’altro gli brucia la guallera, non posso fare a meno di dedicargli con molto affetto la canzone del caro Albertone.