Amalia, vuole essere se stessa quel giorno ( non è facile in questa realtà), l’abbiamo vista, è uscita di casa stralunata, si è messa sulla moto ed è partita.Sì, viaggiare, il vento tra i capelli e via il più lontano possibile, ma non è possibile in questa realtà.Non è facile essere se stessi in questa realtà, Amalia non ci riesce (non e l’unica). Per un giorno sì, per un giorno si può fare la follia di essere se stessi, Amalia ci prova. Domani il marito ( ò MalaMente) dopo quattro anni esce di galera, lei sa, a che cosa va incontro.Durante questi quattro anni Amalia ha frequentato una persona, uno spirito libero, un uomo che è se stesso, infatti, Amalia non si è innamorata di lui ma della sua essenza.Quel giorno vuole essere libera, libera dai suoi “sorveglianti” (amici e parenti di suo marito tra cui lo spazzino), libera dalla “paura”, libera di passare una giornata con Lui.Lei, parla per “Metafore” “nà canna e curaggio” “ un overdose di desideri” Lei, si vede come “in un piccolo schermo” si sfoga come “la marmitta di una moto”.Essere se stessa non e facile per Amalia (non è facile in questa realtà).Poi vi racconto….guardiamo lo spezzone…….P.S. Voglio ringraziare infinitamente i ragazzi, tutti, che hanno partecipato a questo corto, si sono misurati con qualcosa più grande di loro dando il meglio di “se stessi” ( per gli addetti ai lavori, anche per attori professionisti questa sceneggiatura sarebbe stata molto tosta), per questo li ringrazio dal profondo del cuore.
Essere se stessi
Amalia, vuole essere se stessa quel giorno ( non è facile in questa realtà), l’abbiamo vista, è uscita di casa stralunata, si è messa sulla moto ed è partita.Sì, viaggiare, il vento tra i capelli e via il più lontano possibile, ma non è possibile in questa realtà.Non è facile essere se stessi in questa realtà, Amalia non ci riesce (non e l’unica). Per un giorno sì, per un giorno si può fare la follia di essere se stessi, Amalia ci prova. Domani il marito ( ò MalaMente) dopo quattro anni esce di galera, lei sa, a che cosa va incontro.Durante questi quattro anni Amalia ha frequentato una persona, uno spirito libero, un uomo che è se stesso, infatti, Amalia non si è innamorata di lui ma della sua essenza.Quel giorno vuole essere libera, libera dai suoi “sorveglianti” (amici e parenti di suo marito tra cui lo spazzino), libera dalla “paura”, libera di passare una giornata con Lui.Lei, parla per “Metafore” “nà canna e curaggio” “ un overdose di desideri” Lei, si vede come “in un piccolo schermo” si sfoga come “la marmitta di una moto”.Essere se stessa non e facile per Amalia (non è facile in questa realtà).Poi vi racconto….guardiamo lo spezzone…….P.S. Voglio ringraziare infinitamente i ragazzi, tutti, che hanno partecipato a questo corto, si sono misurati con qualcosa più grande di loro dando il meglio di “se stessi” ( per gli addetti ai lavori, anche per attori professionisti questa sceneggiatura sarebbe stata molto tosta), per questo li ringrazio dal profondo del cuore.