tracce di me

Post N° 4


 Si avvicinava lentamente. Mentre nel buio, a stento, riconosceva la sua ombra. Il Fantasma Innamorato si accingeva a raggiungere la Sua amata. Il rumore dell’uomo era ormai solo un remoto antagonista. Il suo cuore era giunto al capezzale di Lei, prima ancora ch’egli mettesse piede in quella stanza. Ancora pochi minuti lo separavano da quella casa. Attraverso le vetrate, si poteva ancora intuire il Suo sguardo: fuoco rosso ardeva nel caminetto, la stessa luce che da fuori si intravedeva.Le luci ormai spente, forse un lume, ma solo a tarda notte. Arrivò. Con l’ansia di chi non sa aspettare, si affrettò a varcare la soglia della sua casa. All’entrata si poteva gia udire il crepitio del fuoco, e sulla pelle gustarne il tepore. La Vita abitava quelle mura, mentr’egli non era che un briciolo di Nostalgia. Il Fantasma Innamorato non conosceva la Vita eppure non smise mai di cercarla. Continuò, lungo il corridoio, finche non inciampò in una scala. La percorse senza cautela. Dove c’è vita, non si odono rintocchi di Nostalgia. Lui, il Fantasma Innamorato lo sapeva. A volte impiegava tutte le sue forze per percuotere quel luogo incantato. Dimenava se stesso senza che mai nessuno udisse lamenti. Lamenti, si. Smise di cantare quando la sua voce un giorno lo abbandonò.Ma poco cambiava in fondo. I suoi canti sarebbero stati a loro volta inascoltati. Eccola. Qualcosa in Lei ancora resiste. Poi d’un colpo si concede alla braccia dell’audace Morfeo. Lui le si avvicina, vorrebbe toccarla, teme di poterla svegliare. Non vuole interrompere il Suo sonno, ma solo starle accanto. Toccarla. Ricordare le Sue mani, i Suoi seni, i Suoi sapori. Ma in quella casa non c’era posto per spettri del passato. Il Fantasma Innamorato non era il benvenuto. Forse forse,  qualche comparsa con la benedizione di Morfeo, ma nessun posto per questo sgradito ospite. Povero, povero, povero! Questo Fantasmino innamorato! La Vita lo ha lasciato. Cornuto e mazziato. “Mille volte cattivo giorno.Se tu non sei con me.Notti senza sonno.Sensi senza pace.Caldo  e freddoBuio e luce.Ancora pochi passiE non potrai che guardarmi attraverso un vetro.Quando il tuo riflesso si farà troppo cupoIo non sarò che una lontana chimèra.” .Il fantasma innamorato. Riva, 10 gennaio 2005 Cristina