tracce di me

Post N° 407


Monologo a due: Del Matrimonio e delle innumerevoli possibilità dell'essere...18 Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui».21 Allora Dio il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. 22 Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la condusse all'uomo. 23 L'uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo». 24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.25 L'uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna. In questi mesi sono molte le cose (modi di pensare e di essere) che ho dovuto metter in discussione: le mie innumerevoli volontà e convinzioni (quelle in cui sono vissuta e in cui ho improntato la mia formazione.. diciamo culturale), e inizialmente non è stato cosi semplice capire perché ciò che io ritenevo innocuo o fatto in buona fede risultava alla luce di Dio sbagliato. E non pensate che io non abbia combattuto con tutte le mie forze per tenere in piedi le mie teorie… pensare di poter abbandonare in un istante ciò che si è stati fino a ad un certo momento è forse qualcosa di utopico.. o per lo meno raro. Io ostentavo le mie ragioni.. con convinzione e anche con una certa ostinazione.. ma Lui con astuzia divina, mentre io mi riempivo la bocca e la testa di parole.. Lui si stava lavorando il mio cuore, che si era, sì, aperto a Lui… ma non capiva.. non sentiva..Poi ho riconosciuto il sapore della Verità e della Giustizia, sapore che ho sempre cercato fin dal primo cenno di ragione. Ho capito ad un certo punto che quel che io pensavo fosse bene non era necessariamente Vero e Giusto. Questa consapevolezza ha creato per un momento una forte separazione tra ciò che ero e ciò in cui stavo imparando a credere (e ardentemente desideravo essere). Penso (ma questo è un pensiero a posteriori quindi ha valenza zero) che se questa mia Ri-nascita o inversione (come qualcuno preferisce definire) fosse arrivata prima dell’arrivo di mio figlio nella mia vita.. oggi, avrei preso in considerazione (non ne ho la certezza, figuriamoci!!) l’idea di consacrare la mia vita a Lui (non ho idea della forma con cui avrei potuto farlo.. ) perché a dirla tutta… per quanto possa impegnarsi… dove lo trovo un uomo (maschio) che possa competere con l’amore di Dio? Preso atto che credo di non potermi ormai più permettere scelte diciamo di una certa drasticità (intesa come separazione: mio figlio c’è ed io è con lui che voglio stare), ho iniziato a desiderare il matrimonio quale forma (e sostanza) per vivere Cristo nella mia vita.  Io non lo so se è questo che Lui ha disegnato per me… però so che fino a poco tempo fa (giorni settimane) davvero vivevo questa possibilità del matrimonio come un urgenza, senza fretta (nel senso che di cantonate ne ho già prese) ma con viva volontà…Oggi ripensavo alla questione… mi guardo e mi accorgo di essere veramente cambiata, trasformata… io oggi non accetto i Suoi precetti perché Suoi, ma proprio li condivido. Alcuni già appartenevano al mio modo di essere (tant’è che prima dicevo che in qualche maniera i Cristiani condividevano qualcosa con me): in priimis il concetto di perdono…  che se per anni io stessa ho considerato il mio tallone di Achille … ho poi nel tempo rivalutato come la mia più grande virtù. Ciò nonostante, io, figlia di questo tempo, sono cresciuta con una visione piuttosto distorta (dico ora) dell’affettività, della sessualità e anche del matrimonio.  Oggi che ho rivalutato il tutto mi rendo conto che il matrimonio può essere davvero una delle massime manifestazioni dell’amore in Cristo e per Cristo. A dirla tutta questa sera mica lo so dove voglio arrivare… ma qualcosa mi dice che il dilemma più grande l’ho gia pronunciato senza che me ne accorgessi. Forse stavo interrogandomi sulla necessità che talvolta sento di tornare a condividere la mia esistenza con un Uomo, desiderio umano  certo… anche se (onde evitare fraintendimenti) assolutamente privo di malizia.Eppure per quanto talvolta io ci pensi… mi riesce sempre più difficile pensarmi in Sposa ad un altro essere umano (che tra l’altro ho ancora da incontrare eheh).. dove lo trovo un uomo (maschio) che possa competere con l’amore di Dio? Davvero mi spaventa ciò che ho appena detto… perché anche se può sembrare una lode a Lui… dall’altra limita in tutto e per tutto la mia capacità di scelta. Perché messa in questi termini… mi vedo crescere e invecchiare (tra molto tempo né) sola… e questo mica mi consola…  e non tanto per l’aspetto veniale (che ha perso davvero importanza acquistando invece Valore) tanto perché la vita è di per sé un cammino arduo… ed avere un compagno (un marito in Cristo e per Cristo dico oggi) potrebbe rendere la strada meno ardua. Ma se vado in giro facendo paragoni con Lui… ehehe mi sa che non vado troppo lontano ehehVabbè il monologo si sta esaurendo… e me ne vado più perplessa di prima… (a mò di Amleto con il suo Essere o non Essere?)Ma va bene cosi.. anche perché io confido in Lui.. e spero che presto o tardi renderà più chiara la Sua volontà per me… giusto per capire da che parte devo andare… ehehC.