Voglio raccontarti/vi un piccolo episodio che mi è capitato quando sono
stata in gita scolastica qualche settimana fa... un aneddoto che io
trovo abbia molto in comune con le dinamiche di questo pomeriggio.Tra le varie attività da svolgere c'era l'attraversamento di un ponte patagonico tipo questo
al termine del quale dopo aver attraccato ad un altro albero... era prevista una discesa con una teleferica come questa
l'altezza era di 10 12 metri credo comunqe non bassissimo..Partiamo
dal fatto che sul piano teorico io sono una coraggiosa o per lo meno
una persona a cui piace spostare i propri limiti un pò piu in la.. sul
versante pratico... tuttavia sono una gran fifona... ero
terrorizzata ma allo stesso tempo sapevo che se mi ci fossi cimentata
ne sarei stata felice e a dir poco soddisfatta. Ho ascoltato le
indicazioni della guida... per quanto riguarda il ponte.. dovevo
guardare fisso in avanti e mettere un piede accanto all'altro... ero in
sicurezza (moschettoni ed attrezzatura ad hoc) e mi assicurava che non
c'era pericolo che io non trovassi la corda facendo scorrere i piedi...
un lungo respiro... sguardo fisso verso l'orizzonte... e lo devo
ammettere io tenevo pure lo sguardo fisso su di Lui (sai non si sa mai
eheheh)...prima prova superata... ora arriva il momento della
teleferica.. la durata della discesa pochi secondi... il passaggio piu
difficile è quello di lanciarsi nel vuoto... affidarsi a quella
corda... che te lo assicuro (per quanto sai essere salda) ti chiedi
sempre se reggerà. Poi è successo qualcosa.... ho esitato qualche
minuto... ho fatto un profondo respiro...mi sono fatta il segno della croce... e con
affido totale ho chiuso gli occhi (che a pensarci non mi pare vero) e
mi sono lanciata... e la pace si è impadronita di me... è stato un
salto nel buio ma io l'ho visuto come un salto nelle Sue braccia... e
quanto vorrei ogni volta riuscire a chiudere gli occhi e tuffarmi con
la stessa fede in ogni mio proposito...Cristina