tracce di me

Con gli occhi di Gesù


Come fai a guardare un uomo o una donna che commette il piu abominevole dei peccati senza provare nei suoi confronti disgusto e senza restarne scandalizzato? È impossibile? No, se hai Gesù nel cuore.Credo che la propria miseria sia l’indispensabile punto di partenza attraverso la quale si sperimenta verso gli altri la misericordia di Dio.Non si può certo dare ciò che non si è ricevuto.“Amatevi come io vi ho amati” ha detto Gesù.. e come ci ha amati Gesù? ci ha amati pur conoscendo la nostra malvagità e nonostante questa ha versato,per noi, il Suo sangue sulla croce..Ora vorrei parlarvi del più spietato degli uomini e provare a guardarlo con gliocchi di Gesù.Chi è quest’uomo da cuore tanto duro? È un uomo che non sa di essere amato da Dio, è un uomo che non pensa nemmeno lontanamente di essere l’oggetto dell’amore di Dio, sopravvive nonostante la nausea che prova nei confronti di se stesso ed è schiavo del suo peccato, ed ogni tentativo di risalire dal fondo con le proprie forze si rivela un fallimento.  E’ un “malato” senza speranza con mille giorni ciascuno uguale all’altro. E’ un uomo senza Dio.Quale condanna peggiore potrebbe esserci dell’essere lontani da Dio? Io stessa ho giubilato di felicità immersa fino all’ultimo capello nel peccato,credendo che questo fosse il meglio che la vita potesse offrire.. perché quando si conosce solo il peggio, non solo si finisce col restarne assuefatti,ma piuttosto che ammettere la propria miseria ci si convince pure che quello,appunto, sia il meglio che si possa desiderare.Gli occhi di Gesù detestano il peccato, non lo appoggiano ne lo incoraggiano ciò nonostante dietro il peccato, Gesù ci mostra un uomo e la sua desolazione, un uomo e lasua fragilità, un uomo e la sua corruzione.Forse c’èstato un tempo in cui quest’uomo ha anche conosciuto Gesù, un tempo in cui è stato ammaestrato alla “scuola del Signore” ma per varie contingenze si è trovato a cadere, e qualcuno gli ha riportato innanzi la condanna senza mostrargli o ricordargli la via della salvezza. E un condannato a morte tutto ciò che cerca se sa di non avere via di uscita, è di farla finita quanto prima.Parliamo di un uomo che aveva assaporato l’amore di Dio, un uomo che nella fragilità della sua natura è caduto.. un uomo che si è macchiato di un peccato che noi…? Ah noi non faremo mai… la verità è che nemmeno lui avrebbe mai osato pensare di poter scendere cosi in basso.. e si ricorda di quel Dio, quello dal quale aveva ricevuto salvezza…  ma le mille voci che lo attorniano non fanno che ricordargli la sua bassezza ed egli per la vergogna non riesce nemmeno piu ad invocare la misericordia di Dio.. ed ecco che quel cuore di carne di inaridisce.Ora Gesù ci ha spiegato fino a che punto e come bisogna amare.. Da questo abbiamo conosciuto l'amore:egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per ifratelli. (1Giovanni 3:16)resta da capire CHI deve essere l’oggetto del nostro amore.leggendo 1Gv3:16 pare che il nostro amore debba essere per i nostri “fratelli nella fede” diremo noi…Gesù è stato chiaro:l’amare Dio e l’amare i fratelli sono realtà che viaggiano necessariamente di pari passo.Ma chi sono questi “fratelli” da amare?“Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; “(luca 6:27)Gesù ma perché in mezzo a tutta la gente proprio il mio nemico dovrei amare?Li per li mi fa eco nel cuore quel passo in cui in Signore ci ricorda che non c’è nessuna grazia nell’amare chi ci ama.. ma è molto più forte il richiamo a sondare di quali uomini e donne si è fatto Prossimo Gesù stesso.. erano forse coloro che avevano gia accettato l’evangelo? Erano forse la categoria di persone alle quali ciascuno di noi darebbe la propria fiducia?Gesù si avvicina a coloro i quali, nemmeno noi, con la migliore delle intenzioni avremmo il coraggio di avvicinare. Ed è proprio a questi “malati” che Egli offre l’antidoto dell’amore.Perché è l’amore a guarire, è l’amore ad abbattere i muri, è l’amore che ci costringe a praticare la giustizia, ed è sempre l’amore che ci ha salvati.Ora è a“caccia” di questi uomini che dovremmo andare, a caccia di coloro su cui nessuno sarebbe disposto ad investire il proprio tempo.. le proprie energie,figurati ad amarle.Ed è proprio nei confronti di tali reietti che Gesù ha operato il massimo della grazia, l’apoteosi dell’amore.Ora la nostra umanità può rifiutare tale prospettiva, ma se Gesù è nel nostro cuore non possiamo non sentire un richiamo verso questa umanità corrotta.In Matteo9:12 sta scritto: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Quando Gesù mi ha guardata non ha visto la mia trasgressione, non ha visto la mia pochezza,non ha additato il mio peccato.Quando Gesù mi ha guardata mi ha amata, e questo mi ha guarita.E solo dopo essere stata guarita ho potuto godere a pieno della Sua salvezza.Una salvezza offerta a chi non conosce amore equivale a fornire un paracadute a un uomo che non ha nessuna idea di cosa significhi volare.E’ cosi che  voglio vivere Signore, amando come Tu mi hai amata. Guardando come Tu mi hai guardata, affinchè risanati nel cuore ciascuno possa accogliere pienamente il dono della Salvezza.Gloria a DioCristina