tracce di me

13 agosto 1983- 13 agosto 2010: grazie Gesù!


Il buio avvolge ancora i miei pensieri. Lontana, percepisco una sensazione di trepida attesa. Qualcuno pronuncia un nome (dicono che sia il mio) scandendo lentamentele lettere di cui questo è composto come a formare una melodia di suoni paragonabili alla magia più strabiliante, come se nulla importasse oltre ciò che si appresta ad arrivare. Vicino mi giunge, dolce e rassicurante, un suono che si ripete infinito con brevi intervalli, simile al tic tac di un orologio. Ma cos’è un orologio? Ho sentito dire che si chiama cuore. Ma cos’è un cuore?Le voci, di cui non riesco a scorgere il volto, pronunciano spesso parole incomprensibili. Qualcuno parla di vita. Ma cos’è la vita? Mi è sembrato di capire che è una cosa molto dura nonostante sia fonte di gioia.Ho sentito parlare di Dio associato a parole come “fede”, “religione”, “speranza” e allora ho riconosciuto il suo “volto”. Io ho incontrato Dio: prima di partire mi ha baciata sulla fronte dicendomi: ”Vai! C’è qualcuno che ti aspetta!” Qualcuno? “Ma perché …” gli ho chiesto: “C’è qualcun altro oltre me?” Non mi ha risposto e da allora non l’ ho più rivisto. Poi, improvvisamente mi sono ritrovata qui, al buio, ma fortunatamente non sono sola. Una voce di donna accompagna la mia esistenza. Non so a chi appartenga però mi piace. Tante volte questa voce mi racconta delle storie bellissime; altre volte rimane in silenzio e allora io penso che sia arrabbiata con me, ma poco dopo lei mi assicura che la colpa non è mia e che qualcun’ altro è la causa dei suoi tristi silenzi. Ma chi può volere che questa voce, l’unica che mi giunge chiara e inconfondibile, taccia? Deve essere qualcuno di molto cattivo. La cattiveria è sinonimo di male: ma cos’è il male? Sembra essere il contrario del bene, ma in verità non ho ancora compreso il senso profondo del bene. La voce mi dice spesso di volermi bene. Io non so precisamente cosa significhi, ma credo che sia una cosa bella perché quando lo sento dire qualcosa nella mia anima si accende simile a un fuoco caldo e rasserenante. Anima? Ho provato a cercarla, ma qui dentro non c’è niente che si afferra con le mani e a cui si possa attribuire il nome di anima.Ma cos’è questo frastuono? Sento una forza incontenibile che mi spinge verso il basso. Ho paura perché non so cosa stia accadendo.Una luce, mi ferisce gli occhi. Io so cos’è la luce. Anche Dio aveva la luce e ricordo che era bella e allora non ho più paura perché credo che sia Lui tornato a riprendermi.Poco dopo due mani mi afferrano per la testa ed io emetto un suono strano. I miei pensieri acquistano voce sottoforma di vagiti. “E’ nata! E’ una bambina!”Credo che stiano parlando di me: sono una bambina e sono nata!!Sorbilli Cristina