CSA28dicembre

Storia del CSA28dicembre


Dopo tante avventure, dopo tante fatiche e lavoro, è finalmente nato il blog del Centro Sociale Autogestito -CSA28dicembre- di Maddaloni (CE).A questo punto, come giusto e sensato biglietto da visita, ci sembra giusto presentarci e  raccontare  la nostra breve, quanto intensa, storia.28 dicembre 2006: dopo anni di contestazione un collettivo di ragazzi, centinaia di giovani che pretendevano di essere ascoltati, occuparono il Centro di Aggregazione Giovanile di Via Napoli -l' ex- Macello ristrutturato-. In quella sede, nacque l' occasione di scoprirci e in qualche modo di riscoprirci. Rivendicavamo il diritto -sempre negato- di esistere. Di esistere in quanto entità giovanile, entità di sinistra, entità di giovani che volevano -è pur vero in diversi modi- farsi sentire, lanciare un appello, gridare una denuncia. Il luogo che era stato ristrutturato dal Comune di Maddaloni per i giovani dell' ambito C1- ovvero per i giovani di undici comuni della Provincia di Caserta- era ormai abbandonato, nonostante i lavori fossero definitivamente conclusi. Una denuncia, dunque.Da quel momento, schiere di politici -ma si posso definire tali?-, di giornalisti -ma si possono definire tali?- e di altri interessati ci hanno fatto promesse di ogni genere. Volevano che ce ne andassimo. Perchè? Perchè volevamo che quel luogo fosse finalmente aperto e -sia chiaro- non solo a noi, ma a tutti i giovani che ne avevano egualmente diritto. La cosa non è mai avvenuta. E ci troviamo a fine marzo del 2008. Fortunatamente, grazie ad una dura trattativa, grazie a giornate dure durante le quali abbiamo dovuto resistere al freddo, all' isolamento e anche a qualche forma di intimidazione malavitosa, riuscimmo ad ottenere un altro luogo dove spostarci. I ragazzi che senza alcuno aiuto avevano avuto il coraggio di denunciare gli errori -ma servivamo noi?- di un' amministrazione colpevole e che avevano saputo organizzare "nel nulla" concerti, laboratori teatrali, feste per i bambini della zona -troppo spesso dimenticati-, ottennero finalmente "un luogo"  per poter dimostrare a tutti di esistere in quanto collettivo, nonchè come dimostrazione di sfida all' autorità -troppo spesso assente- costituita.Il luogo: "l' ex- Enrico De Nicola". Una antica struttura che appartenne prima ad un convento di suore e poi ad una scuola media, ormai del tutto abbandonata e fatiscente.A questo punto, voglio raccontare personalmente cosa vidi.Entrai una mattina in questo nuovo "Centro Sociale". Ero felice, sentivo finalmente di aver ottenuto qualcosa, anche se il costo era stato alto. Entro, dunque. Trovai immondizia ovunque, "sfravicatura" - cioè "detriti edilizi"- che arrivava fino ai soffitti delle stanze, e nell' enorme cortile centrale rifiuti di ogni genere che sembravano arrivare al primo piano -dichiarato, dal comune- inagibile-. Pensai: "che gentili sono stati! Ora come faremo. Siamo poveri, e non riusciremo mai a mettere a posto tutto. E' impossibile!"Mi scoraggiai. Poi, un giorno, mentre ero a casa ed ero convinto che non ci fossero possibilità che il CSA potesse esistere davvero, vidi tornare a casa mio fratello sporco dalla testa ai piedi. Era completamente bianco. Non ho mai riso così tanto in vita mia. Gli chiesi da dove veniva e da quando facesse il muratore. Mi rispose che era stato tutto il giorno al Centro Sociale. E non era stato solo, con lui c' erano decine di ragazzi che a mani nude cercavano di mettere a posto.Io non so fare l' operaio, e non ne ho neanche il fisico. Sta di fatto che da quel giorno, almeno per me, il Centro Sociale era nato. Era nato, dunque, nel sudore e nella speranza.Da Settembre del 2007, il "CSA28 dicembre" -in onore del giorno in cui decidemmo di occupare e in cui scoprimmo di essere in qualche modo uniti-, è ufficialmente aperto. Il piano terra della struttura è praticamente quasi del tutto ristrutturato. Ci sono colori forti e vivi. Colori che ci rappresentano.  Abbiamo iniziato attività di ogni tipo: concerti con frequenza quasi settimanale, laboratori teatrali, convegni -tra l' altro sui rifiuti, nel silenzio e nell' omertà generale dell' amministrazione-, cineforum, presentazione di libri e manifestazioni contro la guerra. Abbiamo avviato contatti con le scuole e da poco è iniziato il progetto "Scuole Aperte" del Liceo Scientifico Nino Cortese di Maddaloni, relativo alla musica e al teatro, aperto agli studenti e alla cittadinanza, assolutamente gratuito -presto i manifesti in tutta la città-.Siamo fieri di definirci una forza antifascista, anticapitalista, pacifista, ecologista, antineoliberista - Veltrusconi, per intenderci-, antirazzista, antiproibizionista e pro-gay.Diceva Norberto Bobbio -uno dei più grandi e riconosciuti filosofi italiani, già senatore della Repubblica- che esiste una differenza tra la sinistra e la destra. Lo pensiamo anche noi. E diceva che questa differenza si esplica nella convinzione da parte delle forze di sinistra  che la disuguaglianza sociale sia un fenomeno ingiusto e inaccettabile. Per quanto ci siano tra noi differenze ovvie tra chi è più moderato e chi magari ha un' accezione leggermente più accesa, all' unanimità ci riteniamo una forza di sinistra, pronta alla lotta per risvegliare il senso della cultura, dell' uguaglianza sociale e per l' eliminazione di comportamenti razzisti ed inaccettabili.Del nostro sudore e della nostra fatica per costruire il nostro piccolo sogno siamo fieri e siamo felici di invitarvi ai nostri eventi, per creare momenti di dibattito e di divertimento.A presto  CSA28dicembreVia San Francesco D' assici, Zona trivio81024 Maddaloni (CE)