CSA28dicembre

NO AL MACCARTISMO MODERNO


NO alla persecuzione dei comunisti!La campagna di persecuzione contro i comunisti avanza nel nostro paese come in tutta Europa. Ancora una volta lamagistratura, nel caso specifico la Procura della repubblica presso il Tribunale di Bologna, attraverso il pubblicoministero Paolo Giovagnoli, intenta una nuova caccia alle streghe, un’operazione di repressione preventiva degna deitempi del fascismo, contro il (nuovo) Partito comunista italiano.Per i prossimi mesi si preparano quindi dai 12 ai 40 arresti di presunti membri del (nuovo) Partito Comunista Italiano perAssociazione sovversiva (art. 270 bis), imputazione nata nel ventennio fascista con il codice Rocco e applicata daiTribunali speciali fascisti per incarcerare centinaia di comunisti e antifascisti (sulla persecuzione politico-giudiziariadella "carovana" e del (n)PCI vedere il dossier a cura del Comitato di Aiuto ai Prigionieri politici del (n)PCI -Parigi, quiallegato).Denunciamo la campagna che la magistratura, su commissione della banda Berlusconi prima e oggi con il Governo dicentro sinistra, opera da lungo tempo contro la rinascita del movimento comunista nel nostro paese. Questa è l’ottavainchiesta aperta a carico della "carovana" che dal 1980 ad oggi ha lavorato con forza e determinazione alla rinascita delmovimento comunista e alla costruzione di un nuovo partito comunista nel nostro paese. Le precedenti inchieste si sonosempre concluse con un non luogo a procedere e con un’archiviazione.Sappiamo che lo zelante persecutore di turno, Paolo Giovagnoli, già salito all’onore delle cronache per la sua attività diinquisitore e dispensatore del reato associativo a Bologna, come ad esempio contro gli studenti, rei di aver autoridotto lamensa, non si fermerà e cercherà di ottenere, vista la formalizzazione della chiusura della fase investigativa, gli arrestiche richiede.Oggi la borghesia attacca apertamente i diritti di espressione, associazione, organizzazione delle masse popolari.Si delinea sempre più chiaramente la tendenza "eversiva" della borghesia, a violare sistematicamente le leggi delsuo stesso ordinamento. antimperialisti, degli immigrati, dei rifugiati politici a livello nazionale e internazionale (sequestri di immigrati, caso AbuOmar, utilizzo sistematico della tortura, pratica di annientamento contro i prigionieri rivoluzionari articolo 41/bis,creazioni di polizie parallele, intercettazioni e schedature di massa, violazione dello statuto di rifugiati politici, liste nerecontro organizzazioni comuniste e antimperialiste).I tentativi in sede UE di interdire il simbolo della falce e martello, l’approvazione da parte del Consiglio d’Europa il 25gennaio scorso della direttiva Lindblad, sono segnali chiari dell’intenzione della borghesia di criminalizzare ilcomunismo e perseguitare chi professa e lavora per la rinascita del movimento comunista, chi lotta per una società senzapiù padroni, senza sfruttamento, miseria e guerra.A ciò si aggiunge l’accelerazione della repressione nel nostro paese e i fatti di questi mesi lo dimostrano: gli arresti e leperquisizioni contro i compagni sardi di A Manca Pro S’Indipendentzia, punto di riferimento della lotta anticoloniale eantimperialista in Sardegna, e la vergognosa sentenza del Tribunale speciale di Milano contro gli antifascisti milanesi, reidi aver difeso in piazza i valori della Resistenza e di aver tentato di impedire una parata nazifascista nella Milano capitaledella Resistenza e della liberazione dal nazifascismo.Quando esponenti della borghesia (i Ricucci, i Previti, i Vittorio Emanuele, i Fazio), quelli che loro chiamano vip,cascano, per errore o per lotta interna tra fazioni, nelle maglie della magistratura la repressione per loro significa pochigiorni di carcere e nella peggiore delle ipotesi arresti domiciliari nelle loro lussuose ville, per le masse popolari, per lesue avanguardie, per i comunisti e gli antifascisti significa mesi e anni di carcere.La giustizia della borghesia è la giustizia di una classe che deve difendere con le unghie e con i denti il proprio potere,privilegi, vizi e immense ricchezze accumulate sulla fatica e il sangue delle masse popolari.La persecuzione contro il (n)PCI si inserisce nel clima più generale di attacco alle conquiste di civiltà e progressoottenute nel nostro paese dai comunisti e dalle masse popolari grazie alla Resistenza e alla vittoria sul nazifascismo. Siinserisce nella tendenza eversiva e reazionaria che la borghesia mette in campo per cercare di gestire la crisi profonda,economica, politica e culturale, che la attanaglia.Per la borghesia contrastare la rinascita del movimento comunista e il rafforzamento del (n)PCI è il compito centralenella sua guerra contro le masse popolari.Facciamo appello a tutte le organizzazioni comuniste, antimperialiste, anarchiche, progressiste, ai sinceri democratici,agli organismi e movimenti di lotta a respingere la campagna in atto di criminalizzazione del comunismo e dipersecuzione dei comunisti..Con l’alibi della lotta al terrorismo si giustifica la persecuzione dei comunisti, degliInvitiamo tutti a esprimersi pubblicamente sull’inchiesta del "novello Torquemada" Giovagnoli contro il (n)PCI,a inviare telegrammi di protesta all’indirizzo della Procura di Bologna, Piazza Trento e Trieste, 401347 Bologna,tel. 051201111, fax 051 201948, inviare una e-mail per conoscenzaal nuovo indirizzo del CAP: cap-npci-paris@voila.frA costituire entro fine anno un momento nazionale di discussione sulla situazione repressiva nel nostro paese.Colpire i comunisti vuol dire colpire le masse popolari, colpire le conquiste di civiltà e progresso frutto della lotta diliberazione.CARC, CDirezione Nazionale: Via Tanaro 7 - 20128 MilanoTel/Fax 02.26306454 e-mail: resistenza@carc.it sito: www.carc.itomitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo,Per aderire all’appello inviare la propria adesione a: Comitati di Appoggio alla Resistenza per ilomunismo (CARC) - Direzione Nazionale - Via Tanaro 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02.26306454Per chi intende contribuire alla raccolta alla Tel/Fax 02.26306454 e-mail: resistenza@carc.it sito: www.carc.it e inoltre inviare direttamente le firme diprotesta a Paolo Giovagnoli c/o procura di Bologna, Piazza Trento e Trieste, 401347 Bologna, - fax 051.201948può farci pervenire la firma a: Comitati di AppoggioResistenza per il Comunismo (CARC) - Direzione Nazionale Via Tanaro 7 - 20128 Milano -Ce-mail: resistenza@carc.it sito: www.carc.it