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Regressione


Razzismo a Cagliari, zona PoettoStiamo assistendo ad un processo culturale per cui anche in Italia è possibile essere razzisti senza che nessuno si indigni, è possibile dire in televisione che gli immigrati anche quelli che "vivono nel nostro quartiere, per carità, si sono sempre comportati bene, ma comunque ci procurano un senso di fastidio e dunque non li vogliamo ....".  E' un processo culturale, mediato e rafforzato dalle misure d'emergenza dell'attuale governo che propone misure di coercizione e non di accoglienza per uominie  donne immigrati che cercano una vita migliore e scampo a miseria e guerre.  In questo processo è possibile che anche in una città come Cagliari, sotto la cappa del solleone d'agosto, nella spiaggia del Poetto affollata da vacanzieri "rimasti a casa", percorsa continuamente da uomini che tentano di vendere l'oggettistica tipica dell'ambulante, si manifesti intolleranza, si ricorra all'insulto, fino all'ennesima aggressione di un ambilante senegalese avvenuta alcuni giorni fa in uno stabilimento sulla spiaggia.  Vogliamo manifestare lo sdegno per queste aggressioni, ma soprattutto vorremmo fermare questo processo culturale e anzi invertire la rotta.  Ripredere dal rispetto dell'altro e della sua fatica quotidiana molto spesso non proficua, dalla considerazione della solitudine di un altro essere umano che, con digfnità e sacrificio, percorre ogni giorno lo stesso pezzo di spiaggia lontano dalla propria terra.  Ma per il momento ... vogliamo esprimere solidarietà ai migranti, ma soprattutto ancora più che mai il dissenso da ogni forma di razzismo.(Volantino a firma di Associazione Sardegna-Palestina e Associazione DEGGO - Intesa). Per un rapido servizio fotografico sulla manifestazione di protesta vai su http://blog.libero.it/fotograffiando.