FUOCO CHE BRUCIA

CINEMA!!!


Questa sera esce nei cinema il primo film di uno dei miei attori comicipreferiti: Marcello Macchia, alias Maccio Capatonda!Un uomo dotato di un intelligenza e comicità sottili e raffinate, non comprensibili a tutti tutti ( infatti è stato spesso, purtroppo, censurato).Seguo il mitico Maccio dai tempi di Antenna 3 e della Gialappa's finoall'ultima mitica serie Mario su MTV..Conosco tutti i suoi divertentissimi filmati, da Mariottide a Padre Maronno ( per il quale ha subito pesante minacce da chi non ha sufficiente cervello per saper capire la comicità), alle parodie degli orrendi cinepanettoni!E finalmente adesso me lo potrò godere al cinema!!!!!Era tanto che speravo in un suo film, e adesso mi ha accontentata.Al cnema il mitico Maccio interpreta Giulio Verme ( chissà a quanti ricordaqualcuno.....), un ambientalista/animalita  convinto in un mondo come il nostro!Ovviamente non ne può più e diventa depresso e incazzato per la stupiditàche si ritrova intorno, tipo: una donna si sente male sul tram ( mentre lui legge le solite orride notizie su un giornale vero e non sul telefonino) e la gente invece di aiutarlo a soccorrerla scatta foto!Ma il colpo di grazia glielo dà la mancata raccolta firme per salvare un parco......Nessuno gli dà retta! Un suo amico di scuola arriva in suo soccorso dandogli una pilolla che gli farà usare soltanto il 2% del suo cervello anzichè il 20.Per Giulio inizierà una nuova vita in cui non penserà più agli altri e all'ambiente,ma solamente a sè stesso: un italiano medio che vive di divertimenti, donne,vizi vari,fino a diventare, adesso che usa solamente il 2% del cervello, il vip più famoso d'Italia!Questa la recensione di Antonio Bracco, Coming SoonE sorprendentemente (ma nemmeno troppo in fin dei conti) è da Maccio Capatonda che arriva la commedia italiana più attuale e meno banale, da molto tempo a questa parte. A cominciare dal titolo che ironicamente celebra l’essenza degli italiani, virtuosa e difettosa allo stesso tempo ma ostentata con orgoglio, quella medietà in cui il cinema italiano ha affondato le mani nobilitandola con le regie di Monicelli, Comencini, Risi, con le incarnazioni di Totò, Sordi,Villaggio, Verdone, fino alle caricature dei film di Natale con Boldi e De Sica. Oggi non è così scontato descrivere l’italiano medio, perché anche lui non è più quello di una volta e non è detto che stesse meglio quando stava peggio.Maccio Capatonda mette a frutto una delle virtù del nostro essere che, dunque, appartiene anche a lui: la furbizia. Per raccontare l’Italiano medio del film prende due personaggi estremi, o meglio, le estremità di un singolo personaggio. Da una parte abbiamo Giulio Verme, ambientalista vegano oltremodo impegnato nel rispetto reciproco e, pertanto, perennemente frustrato. Laureato col massimo dei voti, lavora in un centro di smistamento rifiuti, lui che "voleva fare la differenza, ma si è trovato a fare la differenziata". Dall’altra parte abbiamo Giulio Verme quando assume la pillola che gli riduce al 2% le facoltà cerebrali, diventando un corpo in movimento che deve nutrirsi di donne, cibo, videogame e futilità varie. La matematica fa il resto:Verme 1 + Verme 2 = Italiano medio. Il compromesso assume toni lirici nel finale decretando che in Italia tenere il piede in due staffe è maledettamente comodo. In mezzo, il film è spietato a livello satirico contro qualunque categoria ritratta: ecologisti, menefreghisti, imprenditori avidi, calciatori, giornalisti, ribelli sociali e stupidi in generale. L’apice è toccato con Master Vip, parodia dei talent show in cui ad essere portato in trionfo è il poveraccio in grado di elevarsi al rango di un Vip superando test moralmente riprovevoli.Non fa alcun compromesso invece il film inserendosi nel flusso della produzione di commedie.Italiano medio guarda soltanto a se stesso e alla comicità demenziale che ha reso Maccio Capatonda, Ivo Avido, Herbert Ballerina e gli altri collaboratori, un apprezzato e seguito gruppo di attori e filmmaker. Ogni dubbio sulla resistenza al lungometraggio, per loro che hanno dimostrato grande creatività sulla breve e media lunghezza, è fugato da una sceneggiatura tra le più solide in questo genere cinematografico degliultimi anni. Dietro il nonsense e le rappresentazioni farsesche, emerge un arco narrativo che traghetta Giulio Verme dal passato (introduzione) al presente (sviluppo) fino al futuro prossimo (conclusione) dove il personaggio arriva a sciogliere i nodi dell’intreccio. Un film non per tutti avendo, al di là delle gag, un’intelligenza di fondo. DATA USCITA: 29 gennaio 2015GENERE: ComicoCommediaANNO: 2015REGIA: Maccio CapatondaSCENEGGIATURA: Maccio CapatondaMarco Alessi,Sergio SpaccaventoDaniele GrigoloDanilo Carlani,Luigi LucianoATTORI: Maccio CapatondaHerbert Ballerina Lavinia LonghiBarbara TabitaRupert SciamennaGabriella FranchiniFrancesco SblendorioRodolfo D'Andrea,Matteo BassofinAnna Pannocchia Ivo Avido, Nino FrassicaIO NON ME LO PERDO!!!!!