troppi spiccioli...

lettera a una strada senza uscita


 La strada ha molteplici significati, cos’è una strada? Una via, un momento, un periodo, un percorso…La strada che percorriamo ogni giorno, la nostra vita, scegliamo noi a quali semafori fermarci, a volte scelgono loro di far scattare il rosso…a volte scegliamo noi quali viuzze prendere anziche la strada principale per evitare “il traffico” a volte i sensi unici ci obbligano ad andare verso alcune direzioni…La strada al buio, in cielo, in mare, dove non ci sono vie a parte quelle segnate dalle stelle, dove non ci sono semafori, sensi unici, curve improvvise e buche… “*****”(non sapevo ne lo pensavo minimamente) mi dicesti…e come risposta una delle mie solite…acide, forse ironiche…ma con le classiche parole taglienti di chi diffida…una strada che non conosco, ecco cosa sei. Una strada che percorrendola ho imparato a conoscere e ad apprezzare, una strada particolare, non un rettilineo, con le sue curve, le sue stradine nascoste, i vicoli ciechi e ahime anche quelle stradine senza uscita dove si deve per forza di cose tornare indietro per via di un divieto di sosta…la tua strada si è immessa nella mia senza saperlo, senza volerlo, ho cercato di tenermi stretta la mia cartina stradale obsoleta, non aggiornata per evitare di conoscere, di sapere, e di scoprire mondi nuovi, a me sconosciuti.e poi…poi scopro che tutto sommato questa nuova strada non è cosi brutta come pensavo, è piacevole da percorrere, anche se con qualche buca ogni tanto, qualche dosso artificiale che mi fa rallentare…ma sono io a piazzarli, le mie difese lo pretendono e tu lo sai…ma sai anche come aggirarli quei dossi non è vero?e stranamente riesco ad apprezzare anche questo, come aggiri gli ostacoli che ti impongo in mezzo alla mia di strada, perché mentre io percorro la tua cercando di cogliere ogni singolo particolare, tu ti immetti nella mia, in silenzio, studiandoti il percorso, segnandotelo, segnando gli scorci particolari che pochi notano…e me li fai notare, a me che li dimentico…e me li fai apprezzare facendomeli vedere sotto un’altra luce…la tua strada rischia di diventare la mia seppur io tengo il piede sul freno, mentre tu percorri a grande velocità la mia, ma mantenendo quell’andatura che ti permette di cogliere il paesaggio…e cio che vedi intorno…io osservo, ma non te lo faccio notare, ricordo, ma voglio dimenticare, penso ma voglio evitare…fin quando mi rendo conto che la tua strada comincia a essermi famigliare, quasi la sento mia, si perché alla fine il percorso lo abbiamo fatto insieme, due strade parallele che alla fine si congiungono, caso strano, divisi da uno spartitraffico di cemento piazzato da me, e distrutto da me quando mi rendo conto che la mia strada e la tua da sole sono troppo strette per essere percorse in due…la strada non è perfetta, lo sai tu e lo so io…ma non per questo ci fermiamo, non per questo decidiamo di tirare il freno a mano e fare inversione per tornare indietro…sulla mia e sulla tua strada si fanno incontri, persone che attraversano sbadate, persone che si fermano chiedendo un passaggio, persone che superano alla velocità della luce…e c’è anche chi rallenta quest’andatura ormai divenuta quasi perfetta…rallenta me e rallenta te…fino a quando io decido di fermarmi esausta…perché questa strada per tre è stretta…e lo sapevo, e l’ho sempre saputo, per questo avevo piazzato quel muro di cemento che poi il cuore mi ha fatto abbattere, perché piu ci provi a mantenere il rettilineo, piu trovi curve che ti fanno ripensare che non puoi cedere al richiamo dell’asfalto…è la tua strada ora, tu l’hai percorsa e continuerai a percorrerla…io mi fermo qui, perché so di non poter andar avanti, so che torneranno ad essere strade parallele…e come tali molto probabilmente non si incontreranno mai. Mi fermo, revisiono l’auto, faccio benzina, e riprendo per la mia…non dimenticando mai il percorso fatto insieme…probabilmente lo ricorderò con nostalgia guardandomi indietro dallo specchietto…ricordando quello che sei riuscito a tirar fuori, ricordando come hai fatto a farmi passare per strade che sembravano cosi strette da lontano, ma cosi piacevoli da percorrere da vicino…grazie per avermi fatto viaggiare, con la mente, col pensiero, col cuore…ma sono costretta a fermarmi, mio malgrado, lasciando spazio a chi ha un auto piu veloce della mia, sperando che sia in grado di farti vivere la tua strada come sai…sperando che la tua strada non si fermi in un vicolo cieco…io giro qui, al semaforo rosso, e torno al mio senso unico… PS: mi è ricapitato sotto mano un post che, ironia della sorte, avevo dimenticato..e credo che qui "non dimenticherò mai quelle persone che in un modo o nell'altro hanno contribuito a rendere la mia vita viva, viva di colpi di scena, di momenti belli, di momenti brutti, momenti tristi, momenti noiosi, momenti imbarazzanti e chi piu ne ha piu ne metta..." la tua strada c'è...non ti dimentico, vorrei riuscire ad odiarti cosi da facilitare il compito della risalita ma non riesco...questo era quello che avrei voluto dartiPlaylist:3 doors down, here without youalan parson project, old and wiseblind guardian, the bard's songbruce dickinson, tears of the dragoncatherine weel, ma solitudadamien rice, the blower's daughterdream theater, another dayevanescence, my immortalfranco battiato, gli uccellifranco battiato, la canzone dell'amore perdutofranco battiato, la curafranco battiato, la quiete dopo un addiofranco battiato, perduto amorlucio battisti, emozioninightwish, sleeping sunpink floyd, confortably numbpink floyd, high hopespink floyd, ifpink floyd, the final cutpink floyd, wish you were hereradiohead, street spiritrednex, wish you were hereskid row, i remember youstereophonic, maybe tomorrowstone sour, botherstone temple pilots, creepstratovarius, forevertesla, love songtiromancino, felicitàtiromancino, imparare dal ventotiromancino, per me è importantevasco rossi, gli angelivasco rossi, senza parolevasco rossi, un sensoalcune le conosci, altre no...adesso lascia morire in pace i resti di me stessa, tornerò nel mondo dei vivi, non so come non so quando, ma tornerò.