Devastazione totale tourProgramma: dal 01/06/07 al 03/06/07Tappe: Perugia – Orvieto – Milano IdroscaloPartenza prevista da Roma: ore 16.00Rientro Previsto da Milano: da definireIl progetto iniziale era tutto un programma. Il massacro è stato segnato da degne frasi celebri.Tutto è cominciato quando la Zimo, presa da euforia galoppante decise di seguire in trasferta i RedSka. Non contenta della devastazione provata al concerto di Roma, mi fa notare come le date dei miei progetti e dei suoi coincidano alla perfezione.Cosi propose: “il primo giugno andiamo a orvieto a sentire i RedSka, poi il 2 saliamo a Milano se je la faccio per il Gods of Metal, altrimenti ci improvvisiamo turiste, poi io torno giù e tu vai al Gods.”Consapevole di cosa mi aspettava le chiedo dove dormiamo a Orvieto senza essere spennate. E dopo aver scartato a priori l’idea di dormire a “pelle de leone” nell’entroterra umbro ci mettiamo a spulciare alberghi, ostelli, e tutto ciò che possa assomigliare a un letto, un bagno e un tetto sulla testa.Il risultato? A Canale di Orvieto non esistono ostelli, alberghi o simili. C’è da spiegare che Canale di Orvieto è molto piu simile a una strada contornata da case, piuttosto che un paesino con una strada sola.La Zimo: “ma te pare che fatte e ubriache ci mettiamo in macchina di notte da Canale a Orvieto per cercare l’albergo?”Cosi che, disperate, stavamo per rinunciare ai progetti turistici quando compare l’illuminazione. Ostello a Perugia, cosi che avremmo potuto salutare Miriam che sarebbe dovuta salire gli stessi giorni.Si lo so, Perugia è piu lontana di Orvieto da Canale, e sì, so anche che da fatte e ubriache non è consigliabile mettersi alla guida anche solo per fare 100m, figuriamoci 80km…ma era una scusa per stare tutti insieme.Optiamo quindi di raggiungere prima Perugia, riprenderci, partire per Orvieto, assistere al concerto e tornare a Perugia a dormire.La partenza da Roma ha subito “qualche” minuto di ritardo (colpa mia ma in parte, dovevo prelevare Giorgio e se non l’avessi prelevato saremmo pure partite in tempo, ma orfane di Giorgio…e non era quello il programma. Non dico che Giorgio fosse fondamentale, ma ci doveva essere!)“HHHHary…quanto ci mettiamo ad arrivare a Perugia?”“due ore e mezzo da qui”Fatto sta che un’ora e tre quarti dopo stavamo finalmente uscendo dal gorgo della tangenziale est e imboccavamo l’autostrada. (c’è da dire che abbiamo rischiato anche li…visto che i denti della Zimo non conoscono vergogna e mordono anche i poveri Telepass indifesi aprendoli in due come una cozza).Prima sosta benza. E gia li ci facciamo riconoscere.“Fate le brave, non litigate” cosi disse l’ignaro benzinaio alla vista di due psicopatiche che si picchiavano in auto.Partiamo con il sole…e becchiamo la pioggia.Alle prime rappresaglie me ne esco con un “ho bisogno di una birra” che con altri due schiaffi della Zimo e un tentato morso si è tramutato in “ho bisogno di una birra e una canna”. Cosi mentre la Zimo impazzita cantava “perché Margherita suuuucaaa” in una delle sue performance canore, il cielo comincia a cambiare colore.
Devastazione totale Tour Day 1°
Devastazione totale tourProgramma: dal 01/06/07 al 03/06/07Tappe: Perugia – Orvieto – Milano IdroscaloPartenza prevista da Roma: ore 16.00Rientro Previsto da Milano: da definireIl progetto iniziale era tutto un programma. Il massacro è stato segnato da degne frasi celebri.Tutto è cominciato quando la Zimo, presa da euforia galoppante decise di seguire in trasferta i RedSka. Non contenta della devastazione provata al concerto di Roma, mi fa notare come le date dei miei progetti e dei suoi coincidano alla perfezione.Cosi propose: “il primo giugno andiamo a orvieto a sentire i RedSka, poi il 2 saliamo a Milano se je la faccio per il Gods of Metal, altrimenti ci improvvisiamo turiste, poi io torno giù e tu vai al Gods.”Consapevole di cosa mi aspettava le chiedo dove dormiamo a Orvieto senza essere spennate. E dopo aver scartato a priori l’idea di dormire a “pelle de leone” nell’entroterra umbro ci mettiamo a spulciare alberghi, ostelli, e tutto ciò che possa assomigliare a un letto, un bagno e un tetto sulla testa.Il risultato? A Canale di Orvieto non esistono ostelli, alberghi o simili. C’è da spiegare che Canale di Orvieto è molto piu simile a una strada contornata da case, piuttosto che un paesino con una strada sola.La Zimo: “ma te pare che fatte e ubriache ci mettiamo in macchina di notte da Canale a Orvieto per cercare l’albergo?”Cosi che, disperate, stavamo per rinunciare ai progetti turistici quando compare l’illuminazione. Ostello a Perugia, cosi che avremmo potuto salutare Miriam che sarebbe dovuta salire gli stessi giorni.Si lo so, Perugia è piu lontana di Orvieto da Canale, e sì, so anche che da fatte e ubriache non è consigliabile mettersi alla guida anche solo per fare 100m, figuriamoci 80km…ma era una scusa per stare tutti insieme.Optiamo quindi di raggiungere prima Perugia, riprenderci, partire per Orvieto, assistere al concerto e tornare a Perugia a dormire.La partenza da Roma ha subito “qualche” minuto di ritardo (colpa mia ma in parte, dovevo prelevare Giorgio e se non l’avessi prelevato saremmo pure partite in tempo, ma orfane di Giorgio…e non era quello il programma. Non dico che Giorgio fosse fondamentale, ma ci doveva essere!)“HHHHary…quanto ci mettiamo ad arrivare a Perugia?”“due ore e mezzo da qui”Fatto sta che un’ora e tre quarti dopo stavamo finalmente uscendo dal gorgo della tangenziale est e imboccavamo l’autostrada. (c’è da dire che abbiamo rischiato anche li…visto che i denti della Zimo non conoscono vergogna e mordono anche i poveri Telepass indifesi aprendoli in due come una cozza).Prima sosta benza. E gia li ci facciamo riconoscere.“Fate le brave, non litigate” cosi disse l’ignaro benzinaio alla vista di due psicopatiche che si picchiavano in auto.Partiamo con il sole…e becchiamo la pioggia.Alle prime rappresaglie me ne esco con un “ho bisogno di una birra” che con altri due schiaffi della Zimo e un tentato morso si è tramutato in “ho bisogno di una birra e una canna”. Cosi mentre la Zimo impazzita cantava “perché Margherita suuuucaaa” in una delle sue performance canore, il cielo comincia a cambiare colore.