Ovvero le 24 ore di full immersion con Simone.[giorno I]La situazione è complicata…e va spiegata dall’inizio, cosi da comprendere a pieno la mia idiozia.Tutto è iniziato quando…Mi potevo fare i fattacci miei.Come tutte le sere, radio accesa, mauretta che parla, canzoncina di qua canzoncina di la e ogni tanto qualche sms letto. Tra questi ne sbuca uno. “ho vinto due biglietti per il gods. C’è qualcuno che va su?” messaggio di un tal simone. Rispondo dicendo che se voleva un passaggio il posto in macchina c’era. Chiamo la radio, parlo con maura, mi da il numero di simone cosi da contattarlo (mannaggia a me e a quando ho ancora soldi nel cell).“pronto? Ciao simone sono arianna.”“ciao”E silenzio. Ma gia dal ciao avevo capito. Avevo capito in che guaio mi ero ficcata. In pratica, cerco di farla breve, tal simone è quel soggetto che intorno alle 16, durante il gioco a radio rock, chiama SEMPRE, e dico, SEMPRE a tal punto da aver sfinito i dj.Comunque, ormai stavo immersa fino al collo…tanto valeva giocarsi tutte le carte. Ha due biglietti à uno non sa a chi darlo à chiamo Claudio che sapevo voleva salir su per il gods e gli faccio la proposta. Lui, ignaro a cosa stesse andando incontro, accetta. (pazzo, ma gli sarò eternamente grata)Pare che il peggio sia passato. Ma il giorno dopo… “ciao arianna, sono simone – una chiamata – che ne dici se mercoledì, giovedì, venerdi o sabato andiamo alla spiaggetta cosi ci conosciamo?” cerco di glissare con un ti faccio sapere e di tutta risposta “ok allora ci sentiamo per mercoledì o giovedì o venerdi o sabato”. Mi sono cascate le braccia.Mercoledì ovviamente gli avevo detto che sarei andata al concerto dei Maiden, e che quindi non sarei stata raggiungibile per qualsiasi motivo. Mercoledì, ovviamente, simone chiama. Disperata accetto di uscire giovedì sera, almeno so che ci sono le cover dei Dream Theater, non mi faccio il viaggio a vuoto.Fare conversazione con codesto soggetto equivaleva a fare domande, e aspettarsi delle risposte sintetiche, meccaniche, monosillabiche quasi. E soprattutto, aspettarsi senza preavviso delle uscite dal silenzio come “si, poi, suonano le cover dei maiden”“si, simone, hanno gia suonato…la settimana scorsa”“si”…”si che poi, sono andato a vedere i depeche mode”E via dicendo. Tutta cosi. A metà strada, sulla colombo per arrivare ad ostia, vedo che si agita non poco. Non faccio in tempo a pensare che ha una crisi epilettica che mi tira fuori un cd masterizzato da non so dove (e non lo voglio sapere) mostrandomelo e dicendo “pensierino”. Non so se fosse piu inquietante sta scena o il fatto che sul cd ci fosse scritto x Arianna, compilation da Simone.Non aggiungerò altro sulla serata. Perché niente è stato detto. È stata piu proficua la chiacchierata via sms con la Zimo piuttosto che le tre parole meccaniche provenienti da Simone.Saluto Simone sotto casa ripetendogli che ci saremmo sentiti LA SETTIMANA PROSSIMA per organizzarci per il viaggio a milano.Il mattino dopo (quindi non la settimana prossima) io ero beatamente in ferie, sonnecchiante e dormiente…e mi squilla il telefono. “ciao arianna, sono simone”e io giu con gli insulti, solo mentalmente, perché non riuscivo a proferir parola appena sveglia. Stringendo, mi ha chiamato di venerdi mattina (il mio venerdi mattina di ferie tanto sudato!) perché nei 5 minuti precedenti non aveva ricevuto risposta all’sms che mi aveva mandato, al quale non avevo risposto perché dormivo beatamente. Non ho intenzione di dire altro sulla faccenda. Mi limiterò a copiare fedelmente gli sms ricevuti da codesto nerd.“ciao arianna, sono simone. Sei simpatica. Ti è piaciuta la compilation?”“ciao arianna, sono simone. Vogliamo andare alla spiaggetta stasera? Fammi sapere se ti va e a che ora ci vediamo” [ha dato per scontato che dicessi di si, ma ho rifiutato]“ciao arianna, sono simone [comincio a pensare che abbia i messaggi impostati]. Se venerdi sera andiamo alla spiaggetta o in un pub e poi andiamo a milano? Che ne dici?” [rispondo che ho un compleanno, e quindi per venerdi avevo gia un impegno] cosi di tutta risposta mi arriva:“ciao arianna, sono simone. Dato che ci andiamo insieme al concerto sabato a milano potrei venire anche io al compleanno?” [ha superato i limiti della decenza, cosi che tento l’impossibile, gli propongo mercoledì concerto di andrea ra, cosi da levarmelo dai maroni]“ciao arianna, sono simone. Forse mercoledì sera alla spiaggetta Armandino mi fa mettere i dischi. Se invece non si fa, mercoledì verrei a vedere il concerto. Ti faccio sapere poi.” [non credendo servisse mia risposta evito, e mi ritrovo la chiamata sul cellulare, simone mi ha chiamata per dirmi le stesse identiche cose che aveva scritto per sms]La sfiga ha voluto che Armandino quella sera gli avrebbe fatto mettere i dischi. Nel mentre ero in contatto con la Zimo, sento Claudio…e ci si mette d’accordo per venerdi. Claudio almeno si sarebbe preparato psicologicamente al viaggio di sabato, e la Zimo ci sarebbe servita per uccidere Simone, o almeno terrorizzarlo, prima della partenza [Zi’ non vali niente come spaventapasseri porca paletta!].Venerdi. San pietro e paolo. A roma è festa. Posso dormire la mattina cosi da prepararmi al massacro. No la mattina non dormo, pranzo con katia. L’idea era di fare un po di spesa, cucinare qualcosa e vedersi un filmetto rievocativo del buon Verdone. Ovvio che se a roma è festa è tutto chiuso. Ma se vedo la Conad aperta davanti casa, vai a pensare che il centro commerciale La Romanina sarebbe stato chiuso. Certo! Era chiuso. Chiuso come Carrefour, Lidl, Panorama…e chi piu ne ha piu ne metta. Tutto chiuso.Caldazza fuori, aria irrespirabile, traffico immenso. Optiamo per il ristorante. La fase digestiva la passiamo svaccate sul letto,
Come vedere l’apocalisse da vicino
Ovvero le 24 ore di full immersion con Simone.[giorno I]La situazione è complicata…e va spiegata dall’inizio, cosi da comprendere a pieno la mia idiozia.Tutto è iniziato quando…Mi potevo fare i fattacci miei.Come tutte le sere, radio accesa, mauretta che parla, canzoncina di qua canzoncina di la e ogni tanto qualche sms letto. Tra questi ne sbuca uno. “ho vinto due biglietti per il gods. C’è qualcuno che va su?” messaggio di un tal simone. Rispondo dicendo che se voleva un passaggio il posto in macchina c’era. Chiamo la radio, parlo con maura, mi da il numero di simone cosi da contattarlo (mannaggia a me e a quando ho ancora soldi nel cell).“pronto? Ciao simone sono arianna.”“ciao”E silenzio. Ma gia dal ciao avevo capito. Avevo capito in che guaio mi ero ficcata. In pratica, cerco di farla breve, tal simone è quel soggetto che intorno alle 16, durante il gioco a radio rock, chiama SEMPRE, e dico, SEMPRE a tal punto da aver sfinito i dj.Comunque, ormai stavo immersa fino al collo…tanto valeva giocarsi tutte le carte. Ha due biglietti à uno non sa a chi darlo à chiamo Claudio che sapevo voleva salir su per il gods e gli faccio la proposta. Lui, ignaro a cosa stesse andando incontro, accetta. (pazzo, ma gli sarò eternamente grata)Pare che il peggio sia passato. Ma il giorno dopo… “ciao arianna, sono simone – una chiamata – che ne dici se mercoledì, giovedì, venerdi o sabato andiamo alla spiaggetta cosi ci conosciamo?” cerco di glissare con un ti faccio sapere e di tutta risposta “ok allora ci sentiamo per mercoledì o giovedì o venerdi o sabato”. Mi sono cascate le braccia.Mercoledì ovviamente gli avevo detto che sarei andata al concerto dei Maiden, e che quindi non sarei stata raggiungibile per qualsiasi motivo. Mercoledì, ovviamente, simone chiama. Disperata accetto di uscire giovedì sera, almeno so che ci sono le cover dei Dream Theater, non mi faccio il viaggio a vuoto.Fare conversazione con codesto soggetto equivaleva a fare domande, e aspettarsi delle risposte sintetiche, meccaniche, monosillabiche quasi. E soprattutto, aspettarsi senza preavviso delle uscite dal silenzio come “si, poi, suonano le cover dei maiden”“si, simone, hanno gia suonato…la settimana scorsa”“si”…”si che poi, sono andato a vedere i depeche mode”E via dicendo. Tutta cosi. A metà strada, sulla colombo per arrivare ad ostia, vedo che si agita non poco. Non faccio in tempo a pensare che ha una crisi epilettica che mi tira fuori un cd masterizzato da non so dove (e non lo voglio sapere) mostrandomelo e dicendo “pensierino”. Non so se fosse piu inquietante sta scena o il fatto che sul cd ci fosse scritto x Arianna, compilation da Simone.Non aggiungerò altro sulla serata. Perché niente è stato detto. È stata piu proficua la chiacchierata via sms con la Zimo piuttosto che le tre parole meccaniche provenienti da Simone.Saluto Simone sotto casa ripetendogli che ci saremmo sentiti LA SETTIMANA PROSSIMA per organizzarci per il viaggio a milano.Il mattino dopo (quindi non la settimana prossima) io ero beatamente in ferie, sonnecchiante e dormiente…e mi squilla il telefono. “ciao arianna, sono simone”e io giu con gli insulti, solo mentalmente, perché non riuscivo a proferir parola appena sveglia. Stringendo, mi ha chiamato di venerdi mattina (il mio venerdi mattina di ferie tanto sudato!) perché nei 5 minuti precedenti non aveva ricevuto risposta all’sms che mi aveva mandato, al quale non avevo risposto perché dormivo beatamente. Non ho intenzione di dire altro sulla faccenda. Mi limiterò a copiare fedelmente gli sms ricevuti da codesto nerd.“ciao arianna, sono simone. Sei simpatica. Ti è piaciuta la compilation?”“ciao arianna, sono simone. Vogliamo andare alla spiaggetta stasera? Fammi sapere se ti va e a che ora ci vediamo” [ha dato per scontato che dicessi di si, ma ho rifiutato]“ciao arianna, sono simone [comincio a pensare che abbia i messaggi impostati]. Se venerdi sera andiamo alla spiaggetta o in un pub e poi andiamo a milano? Che ne dici?” [rispondo che ho un compleanno, e quindi per venerdi avevo gia un impegno] cosi di tutta risposta mi arriva:“ciao arianna, sono simone. Dato che ci andiamo insieme al concerto sabato a milano potrei venire anche io al compleanno?” [ha superato i limiti della decenza, cosi che tento l’impossibile, gli propongo mercoledì concerto di andrea ra, cosi da levarmelo dai maroni]“ciao arianna, sono simone. Forse mercoledì sera alla spiaggetta Armandino mi fa mettere i dischi. Se invece non si fa, mercoledì verrei a vedere il concerto. Ti faccio sapere poi.” [non credendo servisse mia risposta evito, e mi ritrovo la chiamata sul cellulare, simone mi ha chiamata per dirmi le stesse identiche cose che aveva scritto per sms]La sfiga ha voluto che Armandino quella sera gli avrebbe fatto mettere i dischi. Nel mentre ero in contatto con la Zimo, sento Claudio…e ci si mette d’accordo per venerdi. Claudio almeno si sarebbe preparato psicologicamente al viaggio di sabato, e la Zimo ci sarebbe servita per uccidere Simone, o almeno terrorizzarlo, prima della partenza [Zi’ non vali niente come spaventapasseri porca paletta!].Venerdi. San pietro e paolo. A roma è festa. Posso dormire la mattina cosi da prepararmi al massacro. No la mattina non dormo, pranzo con katia. L’idea era di fare un po di spesa, cucinare qualcosa e vedersi un filmetto rievocativo del buon Verdone. Ovvio che se a roma è festa è tutto chiuso. Ma se vedo la Conad aperta davanti casa, vai a pensare che il centro commerciale La Romanina sarebbe stato chiuso. Certo! Era chiuso. Chiuso come Carrefour, Lidl, Panorama…e chi piu ne ha piu ne metta. Tutto chiuso.Caldazza fuori, aria irrespirabile, traffico immenso. Optiamo per il ristorante. La fase digestiva la passiamo svaccate sul letto,