troppi spiccioli...

Valstagna Day 2°


Il mattino seguente si palesò sul volto di tutti. “Fe su un caneo..DIOH!” ed ecco che anche Giorgio fu svegliato. Ora era da decidere il pranzo. La carne non poteva reggere un altro giorno nel frigorifero portatile…la soluzione era “gli ossi sua grea”.
Inutile raccontare che accendere il fuoco è stata un’impresa…io mi sono dimenticata la diavolina (mea culpa) e l’unica soluzione, non avendo alcool a portata di mano al di fuori del whisketto, era sradicare le piante valstagnesche. Piu o meno due o tre ore per appicciare il fuoco, creare la brace e attendere la cottura. Ovviamente ringraziammo il signore, la madonna e tutti i santi a modo nostro (i xè gusti, a’a fin fine). E cosi, dopo aver scacciato il sole dalle nostre teste… ringraziammo pure Giorgio che si prodigò in giochi diversi dal solito…
Al tramonto giungemmo alla conclusione che un salto al festival si doveva fare. Nel giro di due, forse tre ore (manco fossimo tutte donne) riuscimmo a smuovere le chiappe e dirigerci al festival.parcheggiato al cimitero, ormai era tappa fissa, arrivammo all’ingresso. Morrigan visibilmente emozionata decise di lasciare lo stampo sull’asfalto poco prima di intravedere lo stand all’ingresso con idromele e vino eretico. Precisiamo che Morrigan aveva fatto la brava fino a quel momento…ma entrati in quel posto ameno, e scoprendo che di celtico c’era ben poco (forse due o tre persone vestite a modo e un paio di stand) si decise all’unanimità di lanciarsi allo stand del cidro.Mai scelta fu più nefasta. Le bottiglie ci accompagnarono per mezzo concerto delle cover dei jethro tull, mestamente abbandonato per sonnolenza (non era il momento adatto dei jethro, almeno per noi).
Varcammo la soglia dello stand ristorante per trovare un posto dove sederci e consumare l’ultima bottiglia. E fu li che trovammo ad accoglierci il resto della sagra di paese. Famigliole, vecchiettini, bambinetti e tutto il resto festanti e ubriachi di idromele a ballare le musiche dei Modena City Ramblers riproposte da un gruppo locale (credo). L’ora era giunta, era il momento di tornare alle tende e riprendere Giorgio con noi. Non prima di vedere Morrigan accasciarsi a terra per una spaccata (si ha fatto la spaccata davanti a tutti con lo sgomento e la preoccupazione della gente ignara…aah i poteri del Cidro!).
Alle tende salutammo Giorgio, o quello che ne rimaneva e restammo impietriti ad osservare il tavolo. Il sonno cominciò a far capolino ma eravamo ignari del potere dello Zio. A quanto pare si sveglia alle 3 di notte e crea…il suo cervello è un fiume in piena. Cosi che anche il sabato giunse alla fine ormai all’alba del giorno dopo...