troppi spiccioli...

nuova scoperta


ora come non mai sto divorando libri, dopo un periodo di stop dovuto a non so cosa, sono tornata alla lettura frenetica.compro libri, leggo, e compro ancora libri.non amo comprarli online, e quando posso, evito di segnarmi i titoli che vedo in libreria, e mi metto a girare tra gli scaffali attendendo che "qualcosa" mi chiami.qualche tempo fa, girando per una di quelle librerie squallide, poco fornite, ma che servono da passatempo prima che inizi il film al cinema (si esatto la libreria del warner village) tra gli scaffali ho notato un titolo che mi sembrava strano.o meglio, il titolo non centrava apparentemente nulla con l'immagine di copertina.
Scarpe italiane di Henning Mankell.un altro scrittore svedese.apro il libro, leggo il trafiletto, e non so perchè, senza finire di leggere decido di comprarlo.o meglio...avevo già deciso prima di aprire il libro e sfogliarne le pagine.non è quel genere di storia che ultimamente leggo, non è un horror, non è un giallo. ma il libro mi ha preso.e l'ho divorato. domenica pomeriggio, dopo una giornata passata in giro, io e Miriam torniamo al cinema, e, come al solito quando si deve attendere un po' (un bel po' a dire il vero) prima che si possa entrare in sala, facciamo un giro in libreria.solitamente, i libri che mi interessano sono in uno scaffale sulla destra, dove ultimamente vengono posizionati i libri della Marsilio Editore.stranamente questa volta, non so perchè, non so per come, mi precipito allo scaffale opposto, dall'altra parte della libreria.BAM! un fulmine a ciel sereno. non leggo l'autore, vengo colpita da degli alberi innevati disegnati con un tratto semplice, dalla parola neve...lo prendo prima di leggere il trafiletto, prima di "scoprire" che fosse sempre di Mankell.e lo divoro, emozionandomi con poche parole lette su fogli di carta.non resta ora che trovare gli altri due libri narranti dello stesso ragazzo, antecedenti a questo.Signor Mankell, si lasci dire una cosa, per me lei è stata una piacevole scoperta