troppi spiccioli...

e alla fine...


in un periodo un po' cosìin un periodo in cui,  tra impegni presi, impegni imprevisti e nuovi pensieriin un periodo in cui il tempo sembra sfuggire di mano come non maiin un periodo in cui le cose da fare sono tantein un periodo in cui si cerca di incastrare il lavoro col corso di tedesco, il teatro col cinema, le visite, le uscite, la serata del lunedi e quella del martediin un periodo in cui sono "socialmente inesistente", ovvero apatica, scontrosa, irritabile e irritante, scostante, intrattabile, pensierosa e chi più ne ha più ne metta 
ho trovato la miriade di libri presi e ancora da leggere, un diversivo, che non è più un diversivoè diventato un impegno a tempo pieno.eh si, perchè 700 e passa pagine di libro, sono un impegno, non è più un passatempo.e quando le 700 pagine si moltiplicano per tre e diventano una trilogia, l'impegno è devastante, è quasi una droga.in un periodo in cui leggo tanto, divoro libri uno dopo l'altro, mi sono ritrovata in mano per più di una volta Uomini che odiano le donne, ma mi sono sempre detta che sarebbe stata una lettura lunga, che ci sarebbe voluto tempo, che ci voleva l'attimo giusto per cominciarlo e ho sempre rimandato.qualche giorno fa, non soddisfatta di quello che stavo leggendo, col mattoncino che mi guardava dall'alto della scrivania, decido d'impulso, abbandono La memoria del ghiaccio e decido di prendere per mano il Signor (ei fu) Stieg Larsson e mi immergo nella massa di fogli di carta.a un settimana di distanza, non ho ancora lasciato quella mano.
e non perchè sono ancora fossilizzata sulle prime 700 pagine.sono stata letteralmente divorata dalle vicende di Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander, passando dal primo libro al secondo in un soffio, e senza perdere il filo andare direttamente al terzo senza nessuna pausa.chiuso un libro, aperto l'altro.una droga.per quanto si dilunghi molto, Larsson riesce a descrivere con precisione ogni singolo personaggio, ogni singola scena, cosi da far immergere il lettore a tal punto da far sembrare di essere li a vedere, osservare, scrutare e attendere l'ennesimo colpo di scena. ora però, c'è un dramma.ho appena iniziato La regina dei castelli di carta, il suo terzo e ultimo libro facente parte della Millennium Trilogy. quindi non so come va a finire. il rischio è questo: in Uomini che odiano le donne, il libro di conclude, lasciando un finale aperto, lasciando dei personaggi attivi, ma ha una sua fine; in La ragazza che giocava col fuoco il finale c'è, ma è terribilmente aperto, troppo aperto; quindi potrei aspettarmi una mossa simile nel terzo...ma......ma...se il finale è un finale aperto più degli altri, se rimanda a un ipotetico quarto libro, se, in pratica il libro finisce non finendo....chi diavolo mi dice la fine se l'autore è morto??????
Help!