Sardinia Lazy News.

Vento di Sardegna.


Pensierino del giorno:Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta.Lucio Anneo Seneca.**********Quando ho letto questa frase di Seneca non potevo credere ai miei occhi. Sembrava fatta apposta per Andrea Mura e la sua (e di Guido Maisto) Vento di Sardegna.In questi giorni Andrea si trova a Guadalupa per la registrazione di una puntata di "Saiiling woman", un programma della pay-tv Sky.  E forse anche per riportare a casa Vento di Sardegna. La sua barca. Che ormai è diventata la barca di tutti i sardi e non solo. Anche se esiste la possibilità che Vento di Sardegna resti a Guadalupa ancora per qualche tempo nell'attesa che Andrea e Guido mettano a punto i loro programmi per quest'anno.E' una storia vecchia, ma voglio raccontarvela ugualmente cercando di essere sintetico. E sperando che Andrea mi perdoni l'ardire e qualche imprecisione.Andrea Mura nasce in una famiglia di velisti. E fin da ragazzo ha iniziato a gareggiare un po' in tutto il mondo, ottenendo anche discreti successi.Quando Raul Gardini lanciò la sua sfida all'America's Cup, Andrea fu scelto dallo skipper Paul Cayard come randista. Un ruolo di grande responasibilità. E qui mi piace ricordare con una certa commozione quel grande uomo di mare che fu Raul Gardini e ciò che disse di Andrea in quell'occasione: alla vela più grande abbiamo l'uomo più piccolo. Ma è un grande uomo.Nell'edizione del '92 dell'America's cup il Moro di Venezia si comportò più che bene. Sconfiggendo i neozelandesi conquistò la Luis Vuitton cup. Perse successivamente la finale con gli americani. Ma ormai era entrato nella storia della vela. E con esso, anche Andrea.Che continuò a veleggiare oltre che occuparsi della "Veleria Andrea Mura", che aveva creato nel 1985.  Ve ne parlo non per fargli pubblicità, anche perchè non ne ha bisogno, ma per farvi capire un pochino meglio il personaggio. Tanto per intenderci: oltre che gareggiare e vincere con le vele che lui ed il suo team costruiscono con tanta maestria, ha vinto premi anche in qualità di imprenditore.Poi c'è stato l'incontro con Guido Maisto e la nascita del progetto Vento di Sardegna.Insieme hanno vinto varie regate nel Mediterrano e stabilito diversi record. Detto in soldoni: negli ultimi anni hanno vinto tutte le gare alle quali hanno partecipato, a partire dalla Roma X 2.L'anno scorso, infine, Andrea decise quasi all'ultimo momento di iscriversi alla Route du Rhum,  una transoceanica in solitario che partendo da Saint Malo in Francia, arriva a Point à Pitre, in Guadalupa. Vento di Sardegna, fin dal suo arrivo in Francia, non passò di certo inosservata, anche per la sua stupenda grafica. Una barca italiana con vele italiane (sarde) era tutto sommato una novità. Insomma, è stata più che ammirata. Con l'andare dei giorni, intorno a Vento di Sardegna si creò una grande attesa. Anche perchè Andrea, lasciando per un attimo da parte la sua innata modestia, fece capire abbastanza chiaramente che era lì per vincere. Il 31 ottobre 2010 la Route du Rhum 2010 prese finalmente il via. Fin dall'inizio Andrea ha dovuto superare molte difficoltà. Compresa la rottura del gennaker che lo ha portato ad un passo dal ritiro. Ma Seneca era stato profetico. Il suo coraggio ed il suo spirito di sacrificio sono stati infine premiati. Dopo 19 giorni di navigazione ha tagliato il traguardo per primo nella categoria Rhum, diventando così il primo italiano a scrivere il suo nome nell'albo d'oro di questa prestigiosa competizione. I francesi l'hanno però soprannominato "Le Sarde".Lui e Guido Maisto sono attesi ora da altre imprese. Ma spero di averne modo di parlarne in futuro, sperando di non avervi troppo annoiato anche oggi.:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::