Calamity Jane

Egon Schiele


Segni, tratti, forme, colori, tutto prende corpo sulla tela in una dissonanza armonica che nega l’estetica e rompe gli schemi tradizionali.
L’Io emerge, contorce la materia e si ferma nello sguardo allucinato e nelle mani contorte, mani dove le linee sembrano denunciare il dolore, la sofferenza, la malinconia di un’anima alla deriva.
Fate in modo di vedere, se ne siete capaci, dentro l'opera d'arte.
Io dipingo la luce che emana da tutti i corpi.
So che non esiste un'arte moderna, ma un'arte che č sempre la stessa perenne. Del resto gli artisti nuovi creano da soli e per se stessi.