Callyphora

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 Vorrei abradere ogni spazio neroscarnificare l'alba e il tentennare delle oreil difettare delle parole a scalfire i fianchi,la remora sulle gambe appiccicosa d'inappetenza, perché di slrambellarsi sbranandosi si è bravi tutti.E' arrivare e sostare nel sangue che è maestrìa per pochi.Ed è nelle rarità che mi gingillo e dis~perdo è lì che tutto è scelleratamente bello,  dove cova un sapore plumbeo quanto basta alla pancia per deflettersi d'amore non cogitabondo che avviluppa l'incertezza e la vezzeggia con la linguasino ad esser l'arma e la linfa che secerne perversasulle ciglia in allocuzione.