Callyphora

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Si rimira l'Iddio nel corpo in precenel tacito canto che evocanella voce quando impetra, quando strepita impreca.Da sé si rimira nel palmo che dissecca la fistolama anche se lo ignori, anche se lo massacri il tuo fratello.Si rimira se fingi il martirio, occulti strazio, voluttà, se li ostenti, li comprise dissimuli una morale vergineanche se gliela intitoli anche se avvalli, tutto, nell'avere.Tu, veduto di spalle ignaro fintanto che inspiri fumo,finché osservi e fremi si rimira, sia che dai coaguli dellebruciature lo scortichiper il tremito di uno spasimoche proferisca "Esisti", sia che ti preservi dal deteriorare.Sì.Si rimira il Dio di ogni lemma:inabile a dormire ti colgao turgido didentro un'aurora,promiscuo a fango ti salivi dalla bocca un alveare,che tu sia ape o vate, si rimira guata,nell'istinto ottemperato della bestianell'ebbrezza del pensiero, non ha un Iddio scelta, non ha giudizio.Come da bacillo, come da insetto a te muta sino ai mondi che non avvedi propaga prorompe si fa punto di nonnulla compresso.Pure tu puoi dimorare la luce per baleni.La scelta è un fenomenodel tutto antropico.