Callyphora

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 Appiccerei il fuoco alle stelle per incestare ogni loro bagliore del cruore didascalico di questi miei sentimenti rovesci. E' insussistente che gli angeliabbiano appreso come librareessi siedono addomesticati sul margine di queste labbra calde e sprangano le porte delle ossa per ramificare ore tarde fra lemma blasfeme di un cuore che smarrisce di funzioni mnemoniche.Vorrebbero disciplinarmi lo sguardo eludere le notti per cogliermi vergine di un dolore il cui sapore possa ignudarmi della cenere dei miei soli neri, ma ahimè dove il diaframma desiste le mani grandinano ombre che fanno avvampare le gote esondare la mente di fradici pensieri e gremire i seni di morsi ossequiosi.E' fittizio che gli angeli siano adorni di ali essi sono gli infiacchiti origami di una belva che ha dilaniato l'eucarestia di un urlo appellato amore.