Cervello in Tilt

Post N° 63


Dunque. Oggi sono andata all'università. Ci sono andata in autobus. E ogni volta che ci vado (circa una volta ogni sei mesi), mi ricordo distintamente perchè odio il mezzo pubblico. Stamattina, ore 10e07 ( lo so lo so che la mattina mi alzo prestissimo, non siate troppo tristi per me): zompetto allegramente verso la fermata del bus, non ero in ritardo, ma manco in anticipo, quindi sarebbe stato bello prendere quello delle 10e15 per arrivare puntualerrima a lezione e sentirmi soddisfata di me stessa.Ore 10e09: alla fermata, vedo l'autobus a me destinato, arrivare in anticipo di ben UN minuto, quando io ero ancora troppo lontana anche solo per sperare che correndo l'avrei raggiunto. Ovviamente l'autobus carica chi c'è da caricare, scarica chi se ne deve andare e riparte, con me ancora a metà strada.La mia pazienza inizia già a vacillare.A quel punto, mi metto guardare gli orari, e il mio umore si risolleva di un pochino, infatti da lì a poco più di cinque minuti è previsto un altro bus. Quindi, mi metto ad aspettare, piuttosto paciosa, anche se stava iniziando ad alzarsi un vento maledetto che mi ingarbugliava la criniera.Alle 1016, ora prevista per l'arrivo del autobus, comincio ad allungare il collo, scioccamente speranzosa che, se quello prima era arrivato addirittura in anticipo, questo sarebbe almeno arrivato in orario. Certo certo. Verso le 10e20, ancora non sono eccessivamente preoccupata, in fondo cinque minutini di ritardo sono più o meno tollerabili. Alle 10e25 comincio ad incazzarmi assai, e a capire che ovviamente, se se sei in dubbio se riuscirai o no ad arrivare in tempo per prendere un bus, quello passerà in anticipo, lasciandoti a battere sulle porte già chiuse come un coglione (non mi è mai successo, ma ammetto che è sempre divertente vederlo fare), e se invece te ne stai lì buono buono ad apettare, ci puoi giurare che col cazzo lo vedrai comparire all'orizzonte ad un orario accettabile. Infatti arriva intorno alle 10e27, ovviamente pieno come un uovo, e io ovviamente mi sono dovuta attaccare alla porta, per far posto ai vecchi sclerati che devono per forza arrivare alla parte opposta del bus rispetto a dove stanno loro, anche quando è evidente che tra un corpo e l'altro non c'entra nemmeno una piuma. Ovviamente, non c'era nemmeno modo di arrivare alla macchinetta obliteratrice per timbrare il biglietto. Chiedo quindi ad un signore, più vicino a questa, se me lo può timbrare lui. Lui lo passa a un altro che lo passa a un altro ancora, fino a che non perdo di vista il mio biglietto, e devo mettermi ad urlare, per riaverlo indietro. Andate tutti a cagare.Poco dopo, sento gente che urla all'autiere di fermare il bus, perchè c'è un uomo che si sente male (ovviamente io avevo già sforato di un pezzo l'orario dell'inizio delle lezioni). L'autista riesce a fermarsi, il presunto malato scende e vomita sul marciapiede. Ringrazio Dio perchè non ha vomitato dentro l'autobus.Anche se ormai non ci speravo più, sono riuscita ad arrivare, e anche se mi sono beccata un'occhiataccia dalla prof, per il ritardo, sono riuscita addirittura a fare le mie due belle orette di lezione.Alle 12e58, mi precipito giù dalla mia università per andare a prendere l'autobus delle 13. Alle 13 arrivo, e l'autobus NON C'E'. E non c'è nemmeno alle 13e01, alle 13e02, alle 13e03. Ho interpretato il tutto come un segno divino e, sapete che ho fatto? Me ne sono tornata a casa a piedi. Ora sono stanchissima, ma devo dire di essere davvero, davvero soddisfatta...Visto che però, pur avendo la patente, non sono auto-munita, mi devo ingegnare a trovare una soluzione...Credo proprio che mi comprerò un bel risciò.