Due volte vent'anni

Se fossi una escort...


... ma non lo sono, mi viene spontaneo concludere la frase. Curioso come qualcuno (in privato, non sia mai lasciar traccia pubblica di sé in questo pubblico luogo sconsacrato!
) abbia dedotto che io potessi far sesso per soldi. Beh, forse attraverso ciò che qui riporto le mie parole si mostrano presumibilmente troppo... nude? Del resto, spogliarmi d'ogni pudore e finto moralismo bigotto (c'impiego molto poco... non rientrando tra le mie presunte virtù, il moralismo), è quanto mi sono prefissata fin dall'inizio. Qui siate certi di non imbattervi in censura alcuna. Non troverete mai scritto caxxo. Qui si usano le "zeta" ed ogni altra consonante prevista dal vocabolario italiano. Chi si scandalizza forse dovrebbe passare al Blog successivo. Chi si sente offeso/a nella propria sensibilità, non troverà qui catene né pistole puntante contro la tempia. Ognuno è libero di andare, ritornare... o semplicemente, anonimamente, sparire. A me sta bene tutto. Può starci tutto.Le storie che avete letto e che, qualora vi facesse piacere, continuerete a leggere, sono tutte quante VERE. Non ho spostato, non sposto una sola virgola e non modifico alcun particolare - nemmeno il più apparentemente insignificante - che possa alterare gli eventi così come sono stati vissuti nella realtà. Se fossi una escort, ho esordito questo post con queste parole, poc'anzi... Beh, se davvero fossi una escort non sarebbe poi così male. Conosco gente che ci ha costruito su una fortuna, donne "in carriera" che fanno un baffo a certe manager rampanti e frustrate, però - personalmente - solo all'idea di dovermi spogliare per soldi mi "smonto".  Le camere d'albergo da cui prende spunto il titolo del Blog si relazionano ad alcune (molte... anzi, numerose) relazioni intrettenute con uomini sposati, fidanzati o comunque sentimentalmente legati ad altre donne. E' naturale, non potendoti invitare a casa, per questa categoria di uomini portarti in un poco romantico hotel ma, in compenso, funzionale e lussuoso tanto da compensare il disagio dell'anonimato di ogni stanza. E poi, proprio in uno dei miei primissimi post, parlavo giusto appunto di quanto mi piaccia l'idea di rifugiarmi con un uomo in una stanza d'albergo. Lo trovo incredibilmente eccitante, senza considerare quanto sia comodo e pratico: ti rivesti e te ne vai. Non devi rifare il letto, non devi mettere in ordine (prima e dopo)... insomma, tutta una serie di incombenze noiosissime e fastidiose.Fatta questa piccola puntualizzazione, prometto di darvi presto in pasto il degno sequel dei capitoli fin qui editati. E' divertente scriverli... mi riporta indietro nel tempo e ripensare a determinate situazioni e stati d'animo eccita me per prima. Mi auguro l'effetto seguiti a rivelarsi contagioso come in privato i vostri messaggi, garbati e lusinghieri, mi testimoniano...