Sei stata mia quando non credevo che fosse possibile oltrepassare il confine di me stessa. Hai lasciato che le mie mani si riempissero di te, come il cuore di musica. E il tuo regalo più bello mi ha sorpreso, nel tocco delicato delle tue labbra. Lo hai chiamato con un nome ormai dimenticato nel tempo e quasi imbarazzante. Lo hai chiamato gioco. Gioco, forse. O danza felice. O colore per gli occhi. Tu chiamalo come vuoi. Io preferisco ancora la parola Amore.
Post N° 23
Sei stata mia quando non credevo che fosse possibile oltrepassare il confine di me stessa. Hai lasciato che le mie mani si riempissero di te, come il cuore di musica. E il tuo regalo più bello mi ha sorpreso, nel tocco delicato delle tue labbra. Lo hai chiamato con un nome ormai dimenticato nel tempo e quasi imbarazzante. Lo hai chiamato gioco. Gioco, forse. O danza felice. O colore per gli occhi. Tu chiamalo come vuoi. Io preferisco ancora la parola Amore.