Cammino Cristiano

Seconda Opportunità


E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio" Luca 15:21   C'era un uomo molto ricco, possedeva beni, una grande tenuta, bestiame, ed aveva un unico figlio, suo erede.        Quello che più piaceva al figlio era festeggiare con i suoi amici e godere con loro dei suoi agi. Suo padre continuamente gli faceva notare che quei ragazzi lo cercavano solo per le sue ricchezze.         Un giorno, il vecchio padre, già avanti in età, disse ai suoi operai di costruirgli una piccola stalla. Dentro, quest'uomo preparò una forca e, accanto ad essa, una lastra sui cui fece incidere questa scritta:                "Affinche non disprezzi mai le parole di tuo padre".          Più tardi, chiamò suo figlio,lo portò nella stalla e gli disse: "Figlio mio, io sono già vecchio e, quando me ne andrò, a te apparterrà tutto ciò che è mio. Ed io so come sarà il tuo futuro: lascerai la tenuta in mano agli operai e spenderai tutto il denaro con i tuoi amici. Venderai tutti i beni per sopravvivere e, quando non avrai più niente, i tuoi amici si allontaneranno da te. Solo allora ti pentirai amaramente per non avermi ascoltato. E' per questo che ho costruito questa forca. Essa è per te! Voglio che mi prometti che, se dovesse succedere quello che io ti ho detto, ti impiccherai".          Il giovane rise, pensando che tutto ciò era assurdo e che non sarebbe mai potuto accadere, ma, per non contraddire il padre, promise.          Il tempo passò, il padre morì, e il figlio, come suo padre aveva previsto, sperperò tutto il patrimonio, vendette i beni, perse i suoi amici e perfino la propria dignità. Disperato ed afflitto, cominciò a riflettere sulla sua vita e si rese conto che era stato uno stupido, solo allora si ricordò delle parole di suo padre, ma ormai era troppo tardi. Afflitto, il giovane alzò lo sguardo e vide la stalla.           Con passi lenti, si diresse fino al suo interno, vide la forca e la lastra ormai piena di polvere, ed allora pensò: "Non ho ascoltato mai le parole di mio padre, non ho potuto rallegrarlo quando era vivo, ma, almeno questa volta, farò la sua volontà; mantengo la mia promessa; non mi rimane nient'altro da fare..."           Allora salì i gradini e si mise la corda al collo, sentì per un momento la corda stringere la sua gola, pensò che era la fine, ma cadde a terra e si ritrovò ricoperto di gioielli, smeraldi, perle, rubini, zaffiri e brillanti. La forca era piena di pietre preziose, e tra di esse c'era un biglietto su cui era scritto: "Questa è la tua seconda opportunità, non sprecarla! Ti amo molto! Con amore, il tuo vecchio padre ".          Dio è esattamente così con noi. Quando ci rendiamo conto di avere sbagliato e ci pentiamo per ciò che abbiamo commesso, Egli ci accoglie sempre a braccia aperte, il Suo amore è così grande da perdonare e dimenticare il nostro peccato regalandoci una nuova opportunità. A volte tutto sembra finito, ma non disperare...può essere un nuovo inizio.  Le mie mani
Le mie mani, coperte di cenere, segnate dal mio peccato e da fallimenti,... davanti a te, Signore, io le apro, perché ridiventino capaci di costruire e perché tu ne cancelli la sporcizia. Le mie mani, avvinghiate ai mie possessi e alle mie idee già assodate, davanti a te, o Signore, io le apro, perché lascino andare i miei tesori... Le mie mani, pronte a lacerare e a ferire, davanti a te, o Signore, io le apro, perché ridiventino capaci di accarezzare. Le mie mani, chiuse come pugni di odio e di violenza, davanti a te, o Signore, io le apro, deponi in loro la tua tenerezza. Le mie mani, si separano dal loro peccato, davanti a te, o Signore, io le apro: attendo il tuo perdono.  Charles Singer"Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità,riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni" Salmo 103: 3,4