Camper family

POLLINO


Siamo partiti da Bologna il 24 aprile alle ore 15. Sosta tecnica a Rimini, al delfinario, per recuperare la figlia maggiore che era lì in gita con la scuola (altrimenti ci toccava partire da casa dopo le 20). Persa un'ora circa a Rimini (commento del marito: "erano 20 anni che non ci venivo e mi sa che ne passano altri 20 prima che ci torni"). Ci fermiamo per una veloce cena in camper dopo ancona e poi proseguiamo ancora, con le bimbe che guardano un film, in modo che la notte la trascorriamo (male, ma si sa gli autogrill sono rumorosi per definizione) dopo Trani. La mattina del 25, sotto il sole, ci svegliamo presto e ci rimettiamo in marcia. Alle 9 da Cerignola chiamiamo l'organizzatore del tutto, il nostro amico Onofrio, di Bari, che ci dà appuntamento per le 9,30 in un autogrill dopo Bari, sulla superstrada per Taranto. Piccola nota: la SS16bis è un'ottima statale, spesso a 4 corsie che fa quasi lo stesso percorso dell'A14, ma gratis e con meno traffico!!!! Alle 12,30 ci uniamo anche con Elena e Adriano e le loro bimbe, che da Rossiglione (GE) sono partiti lunedì e hanno nel frattempo visitato Matera. Da Policoro, insieme, ci muoviamo verso la meta finale e alle 13 siamo nel parcheggio del campo sportivo di San Costantino Albanese (nel Pollino sono presenti parecchi comunità albanesi). Qui pranziamo, facciamo conoscenza con una simpatica anziana signora, che, parlando tutto in "e", riesce anche a venderci un salame e un cestino in vimini fatto da lei. Ci riposiamo un po' e alle 16, quando arrivano da Roma Massimo e Tiberia, saliamo finalmente al Rifugio Segheria. La strada è davvero stretta e abbastanza dissestata, e mette alla prova sia i nostri camper che gli stomaci, ma il panorame, le primule e le viole che ci circondano ............. valgono davvero la pena. Il rifugio è una splendida struttura, o meglio, lo sarebbe se non fosse competamente abbandonato. Era nuovo, pieno di roba, con i materassi ancora incellofanati, ci racconta Onofrio, solo due anni fa. Non ha mai aperto e poco a poco vandali e sciacalli l'hanno svuotato. Rimane però la struttura esterna, la fontana e la fogna (che a noi camperisti fanno comodo) e la palestra (con tanto di attrezzature, che vediamo da una finestra). Il tempo di piazzarci sul piazzale, aprire i tendalini e ................... inizia a piovere forte Ci riposiamo, ceniamo divisi, le bimbe nel mio camper, dove dopo guardano la TV e noi grandi in quello di Adriano, cercando di programmare qualcosa per domani. La mattina del 26 aprile ci svegliamo .............. con la nebbia. Decidiamo però di non lasciarci scoraggiare e partiamo lo stesso per una bella passeggiata di "scoperta" lungo il sentiero che porta sino alla vetta del Falconara. Camminiamo dalle 9.30 alle 12, poi ci rendiamo conto che oggi non sarebbe sicuro tentare la salita fino alla cima, specie con le bimbe, perchè la pioggia rende le rocce dell'ultimo tratto scivolose. Torniamo ai camper alle 14 (in discesa si va sempre più veloci ) e dopo una buona pastasciutta, il meritato riposo per tutti (per una volta anche le bimbe apprezzano molto). Risveglio piacevole, non piove e fa anche capolino un timido sole. Ci prendiamo una bella tazza di tea e intanto le bimbe corrono per tutto il piazzale con i roller ai piedi. Cena poi a nanna, vedremo domani il tempo che farà. Ci si sveglia ocn la pioggia Decidiamo allora di esplorare il parco a bordo dei nostri camper Devo dire che la scelta si rivela azzeccata perchè malgrado il tempo ci godiamo dei panorami davvero unici. Troniamo nuovamente al rifugio Segheria e allestiamo una bella grigliata serale malgrado la pioggia