Canto alla lunaChe fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? (G. Leopardi) |
Grazie a
sono strafusa
e
G.attonero
NOTTE D'AMORE
Gli occhi chiusi,
un sorriso dolce dipinto
sulle labbra umide,
il corpo voluttuoso
ancora palpitante
abbandonato
sulle candide lenzuola.
Ricordo di una notte d'amore
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SOGNI
"I veri sognatori sono molto profondi
e amanti del divertimento...
cuori contenti,
eppure mai soddisfatti,
maturi, ma ancora desiderosi di crescere".
("Il guardiano del faro" di S. Bambarén)
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SOGNO
Post n°184 pubblicato il 02 Novembre 2020 da panteradicuori
Il sogno l'aveva turbata a tal punto che non si era ancora alzata dal letto. Molto strano, Angie non ricordava mai i sogni, o almeno ne ricordava solo pezzi senza un filo logico. Invece questa mattina si era svegliata con il ri- cordo dettagliato di quello che aveva sognato ed era un po' imbarazzata. Sognare di fare sesso non era poi così strano, ma sognare di farlo con Riccardo e in quel modo la destabilizzava. Non aveva mai creduto che lui l'avesse colpita al punto da renderlo il protagonista delle sue fantasie, non pensava mai a lui, tanto meno come compagno di giochi. Erano colleghi, lui era simpatico, ma non certo un tipo intrigante. Eppure nel suo sogno era lui, ma allo stesso tempo non era lui: risultava così sensuale e sexy, mentre nella realtà lo si sarebbe considerato un uomo banale che non su- scitava particolari istinti selvaggi e tanto meno fantasie inconfessabili. A ripensarci Angie non riusciva a crederci. Cosa ci faceva lui nel suo so- gno? perchè proprio lui? Forse proprio perchè nella vita reale lui appariva così innocuo e inoffensivo, nel sogno diventava deciso e sicuro di sè, un uomo a cui lei non riusciva a dire di no, qualcuno che in qualche modo non le chiedeva il permesso, per- chè aveva capito che lei si sarebbe sentita più libera se non avesse dovuto scegliere. E così Angie sentiva ancora sulla pelle il tocco leggero delle mani di Riccardo che accarezzavano la sua schiena e all'improvviso la giravano e la mettevano schiena al muro con un sorriso sfacciato che ancora la faceva fremere. Angie faticava ancora a respirare regolarmente, il ricordo di ogni gesto, ogni reazione, ogni respiro condiviso le annebbiava la mente e la spossava come se tutto fosse realmente accaduto poco prima. Finalmente riprese il controllo e si alzò per dirigersi alla doccia. Eh sì, meglio farsi una bella doccia e affrontare la nuova giornata... |