Canto alla luna

IRENE


La voce... questo l'aveva colpita, la voce di lui al telefono. Una voce calda,pacata, rassicurante ma allo stesso tempo intrigante... e le pause, quellepause che lui faceva in attesa che lei si esprimesse, che dicesse qualcosa,che commentasse nel bene o nel male. Lui aspettava, paziente, curioso,sicuro che prima o poi lei si sarebbe sbilanciata... e si divertiva...Ma lei l'aveva capito, eccome se l'aveva capito, e faceva lo stesso gioco, aspettava... In verità lei non parlava facilmente, o meglio, parlava sempre tanto, forse a volte persin troppo, ma non in quei momenti. No, quei mo-menti se li godeva fino in fondo, a occhi chiusi, i sensi tesi a captare ogniminima sensazione, ogni cambio d'intonazione, ogni vibrazione di quellavoce ormai familiare... accoglieva ognuna di queste cose dentro di sè nelprofondo, le custodiva gelosamente in attesa di un incontro che chissàse sarebbe avvenuto e fantasticava...