Canto alla luna

RIFLESSIONE


E così un'altra settimana è passata, 7 giorni uguali a quelli passati e probabil-mente uguali a quelli che verranno. Il tempo scorre monotono ormai, da mesiviviamo in una sorta di fermo-immagine a causa del Covid e quel poco che ciè permesso fare a fasi alterne non riusciamo nemmeno a godercelo, in attesadi un nuovo inasprimento dei divieti che sembra quasi sia diventato lo sportpreferito di un Presidente del Consiglio che quasi tutti consideravano un tran-quillo professore innocuo e forse anche un po' sprovveduto. Alla faccia...Senza voler entrare nel merito della situazione generale, che ormai viene di-battuta da tutti fino alla nausea, senza peraltro cavare un ragno dal buco, ri-flettevo sul nostro futuro affettivo. Come faranno a crearsi nuove coppie, a na-scere nuovi amori, transitori o duraturi, se non possiamo più muoverci se nonper andare al lavoro o a fare la spesa, e con la raccomandazione di impiegaremeno tempo possibile? Non ci saranno più sguardi che s'incrociano casualmen-te, battute insulse fatte per attirare l'attenzione. Ormai tutto dev'essere pro-grammato, prenotato, organizzato, e la diffidenza la fa da padrona (sarà vera-mente sana/sano, sarà un portatore di virus inconsapevole?). Ci mancava an-che questa e per ora ci vogliono tanta voglia di vedere il bello, il meglio e una gran dose di speranza per affrontare ogni nuovo giorno con il desiderio di sco-prire cosa ci riserva.