Canto alla luna

SOGNO


Il sogno l'aveva turbata a tal punto che non si era ancora alzata dal letto.Molto strano, Angie non ricordava mai i sogni, o almeno ne ricordava solo pezzi senza un filo logico. Invece questa mattina si era svegliata con il ri-cordo dettagliato di quello che aveva sognato ed era un po' imbarazzata.Sognare di fare sesso non era poi così strano, ma sognare di farlo con Riccardo e in quel modo la destabilizzava. Non aveva mai creduto che luil'avesse colpita al punto da renderlo il protagonista delle sue fantasie, nonpensava mai a lui, tanto meno come compagno di giochi. Erano colleghi,lui era simpatico, ma non certo un tipo intrigante. Eppure nel suo sognoera lui, ma allo stesso tempo non era lui: risultava così sensuale e sexy,mentre nella realtà lo si sarebbe considerato un uomo banale che non su-scitava particolari istinti selvaggi e tanto meno fantasie inconfessabili.A ripensarci Angie non riusciva a crederci. Cosa ci faceva lui nel suo so-gno? perchè proprio lui?Forse proprio perchè nella vita reale lui appariva così innocuo e inoffensivo,nel sogno diventava deciso e sicuro di sè, un uomo a cui lei non riusciva adire di no, qualcuno che in qualche modo non le chiedeva il permesso, per-chè aveva capito che lei si sarebbe sentita più libera se non avesse dovutoscegliere.E così Angie sentiva ancora sulla pelle il tocco leggero delle mani di Riccardoche accarezzavano la sua schiena e all'improvviso la giravano e la mettevanoschiena al muro con un sorriso sfacciato che ancora la faceva fremere.Angie faticava ancora a respirare regolarmente, il ricordo di ogni gesto, ognireazione, ogni respiro condiviso le annebbiava la mente e la spossava comese tutto fosse realmente accaduto poco prima.Finalmente riprese il controllo e si alzò per dirigersi alla doccia. Eh sì, megliofarsi una bella doccia e affrontare la nuova giornata...