Effimeramente....

danza del ventre


Il locale è affollato anche un pò fumoso,  non vedo le persone sedute ai tavoli, il pavimento è il mio palcoscenico, gli spazi angusti tra i tavolini tra cui mi muovo, sinuosa, alla luce rossastra delle lampade coperte, tutto sfuma nel rosso. conosco i miei spazi e in linea generale i pezzi che ballerò, ma lascio sempre ampio spazio all'improvvisazione, non voglio annoiare il mio pubblico, ma soprattutto non voglio annoiarmi io... ho bisogno per ballare bene, di provare l'emozione trascinante del piacere del corpo, e solo allora accetto di soddisfare il mio bisogno di esibizionismo. ma non so simularla l'emozione, questo è il mio limite, questo  fa di me una dilettante e non una professionista. per me va bene così.questa sera c'è odore di sigaro nell'aria, sa di maschio, non so chi sia, mi sembra di immaginarlo quest'uomo solitario, misterioso, con l'aria di chi apprezza... magari invece è una donna. la musica inizia il suo ritmo ipnotico, e mi muovo sulle punte e talloni, ancheggiando e volteggiando le mani, quasi fossero ali, i sonagli tintinnano allo shimi, mi scuoto e la voglia mi esplode nel ventre da dove partono tutti i movimenti, stasera sono audace, a te mio pubblico ignoto, mio fumatore di sigaro, ecco il mio top... stasera ballo a seni nudi, le braccia larghe lo scoprono del tutto, il freddo ha inturgidito i capezzoli e dato consistenza ai tessuti, lo shimi ancora lo scuote col suo tremore, e io lo sento libero e autonomo da me, il mio seno parla per me,  l'emozione di comunicare il mio corpo, non bello in assoluto, ma vivo e vibrante e naturale, vince sul pudore imparato negli anni, ed esplode tra i fianchi su cui sento gli sguardi... la musica finisce, il mio corpo si ferma, ansima, le luci addosso non mi permettono di distinguere i visi, le braccia allargate nel saluto, l'inchino, e nel rialzarmi una boccata di sigaro mi raggiunge, solo il colore acceso della brace distinguo, ma ti ho riconosciuto.....