Effimeramente....

Il Fattorino II


Mentre faceva la doccia pensava al bonifico che gli aveva fatto nel pomeriggio, non se lo aspettava questo lato pratico in uno sbandato come lui… anche cospicuo tra l’altro…. Mah… pensava che comunque tutto si paga nella vita, e sei fortunato se paghi in soldi… può dirti anche peggio…. Aveva immaginato l’inizio serata con particolari precisi, le candele, i profumi, si chiedeva se letto o divano… o tavolo? Chissà come funziona con uno così…. Se la stava prendendo comoda…. Pensava a che indossare, non voleva un look da vamp, ma manco il suo zingaresco da casa…. Stava uscendo dalla doccia quando suonarono alla porta, pensò che doveva essere il vicino che l’avvisava che margot voleva rientrare… che strazio sto tizio, ma non può ignorare un gatto? Si chiuse l’accappatoio e tirò su il cappuccio, tanto per dare l’impressione di essere stata disturbata, e aprì la porta… Il sig. G. era sull’uscio, sfoderò il suo sorriso insolente e le disse che voleva stupirla (effetti speciali????) facendosi trovare sempre altrove dal previsto ( come se non lo sapessimo che si imbucava in tutti i bar a bere…), lo fece entrare, e quasi contemporaneamente si tolse giubbotto e camicia… e le disse “non perderei altro tempo … visto che sappiamo tutti e due perché siamo qui … prendimi….” Bè non se lo aspettava un approccio così dozzinale, ma in fondo che pretendere…. Lo guardò senza dire niente, era decisamente prestante, le piacevano gli uomini a torso nudo con i jeans ancora addosso, si girò, mise la teiera nel forno a micronde e continuò a non dire niente… era imbarazzata dal non saper che fare… e improvvisamente fece scivolare l’accappatoio dalle spalle a terra…. Rimase nuda, coi capelli bagnati e incollati al collo, scomposti, e iniziò a preparare il tè… si guardavano in silenzio valutandosi….. lei gli passò accanto e si fermò un attimo a carezzargli leggermente il petto…. Poi tornò alla teiera e voltandogli le spalle disse “spogliati.”