Lavoro per una società che fabbrica macchine utensili. Piccola azienda in Brianza, circa 80 dipendenti, 8 donne. Da poco meno di un anno mi occupo di marketing e organizzazione delle fiere. E' un lavoro che avevo già svolto in passato nell'ambito del terziario, ma per il quale sono alle prime armi in questo settore.Sto organizzando un'importante fiera di settore, abbiamo uno stand minuscole e si vogliono piazzare molte macchine. Dovrei essere la "project manager" e invece continuano a scavalcarmi, il tecnico più anziano anzichè collaborare, mi guarda come si guarda una bambina di 3 anni finita in un campo di calcio per sbaglio e con tono paterno ogni volta mi ribalta le carte in tavola. Sono nera. Sono stufa di essere trattata come una deficiente solo perchè sono una donna. Sono stufa di chi non ha rispetto per il mio lavoro e di chi pensa di poter tergiversare fino all'ultimo e poi pretende di imporre la sua visione. Sono veramente arrabbiata, nera.E mi passa ogni voglia di fare bene. Oggi va così!
SONO NERA!
Lavoro per una società che fabbrica macchine utensili. Piccola azienda in Brianza, circa 80 dipendenti, 8 donne. Da poco meno di un anno mi occupo di marketing e organizzazione delle fiere. E' un lavoro che avevo già svolto in passato nell'ambito del terziario, ma per il quale sono alle prime armi in questo settore.Sto organizzando un'importante fiera di settore, abbiamo uno stand minuscole e si vogliono piazzare molte macchine. Dovrei essere la "project manager" e invece continuano a scavalcarmi, il tecnico più anziano anzichè collaborare, mi guarda come si guarda una bambina di 3 anni finita in un campo di calcio per sbaglio e con tono paterno ogni volta mi ribalta le carte in tavola. Sono nera. Sono stufa di essere trattata come una deficiente solo perchè sono una donna. Sono stufa di chi non ha rispetto per il mio lavoro e di chi pensa di poter tergiversare fino all'ultimo e poi pretende di imporre la sua visione. Sono veramente arrabbiata, nera.E mi passa ogni voglia di fare bene. Oggi va così!