Mi sento inquieta, sono due giorni che ho le farfalle nello stomaco e non so perchè. Lunedì mi sembrava di essere in armonia con il mondo intero, invece adesso sono davanti al computer senza la voglia di lavorare, senza concentrazione, con un senso di attesa in mezzo al cuore che non riesco a spiegarmi, a giustificare.E' come se dovesse accadere qualcosa da un momento all'altro, ma non sapessi spiegarmi cosa. E' come se attendessi qualche evento. Ma quale?Nel frattempo sono qui e le nuvole attraversano la mia testa come in una grande prateria. Nelle orecchie una canzone ronza e non mi lascia pace. Avrei voglia di mollare qua tutto e iniziare a camminare senza meta, come quando non lavoravo ancora e in giornate come queste placavo le onde della mia inquietudine consumando le suole delle scarpe. Vorrei che il tempo passasse in fretta, per avere risposta alle mie domande, per vedersi realizzare quel che cerco di placare e che invece riaffiora e riaffiora facendomi stare male. Vorrei sincronizzarmi con il giusto tempo. Ma non ci riesco, perchè sento che il giusto tempo, dentro di me è subito. E' adesso. Vorrei una ricetta per placare questo mio star male. Questo mio non saper aspettare. La mia impazienza mi consuma e mi stanca. Ma non riesco a domarla. Vorrei avere un tasto per spegnerla. O svegliarmi quando davvero sarà il momento.
INQUIETUDINE
Mi sento inquieta, sono due giorni che ho le farfalle nello stomaco e non so perchè. Lunedì mi sembrava di essere in armonia con il mondo intero, invece adesso sono davanti al computer senza la voglia di lavorare, senza concentrazione, con un senso di attesa in mezzo al cuore che non riesco a spiegarmi, a giustificare.E' come se dovesse accadere qualcosa da un momento all'altro, ma non sapessi spiegarmi cosa. E' come se attendessi qualche evento. Ma quale?Nel frattempo sono qui e le nuvole attraversano la mia testa come in una grande prateria. Nelle orecchie una canzone ronza e non mi lascia pace. Avrei voglia di mollare qua tutto e iniziare a camminare senza meta, come quando non lavoravo ancora e in giornate come queste placavo le onde della mia inquietudine consumando le suole delle scarpe. Vorrei che il tempo passasse in fretta, per avere risposta alle mie domande, per vedersi realizzare quel che cerco di placare e che invece riaffiora e riaffiora facendomi stare male. Vorrei sincronizzarmi con il giusto tempo. Ma non ci riesco, perchè sento che il giusto tempo, dentro di me è subito. E' adesso. Vorrei una ricetta per placare questo mio star male. Questo mio non saper aspettare. La mia impazienza mi consuma e mi stanca. Ma non riesco a domarla. Vorrei avere un tasto per spegnerla. O svegliarmi quando davvero sarà il momento.