Nuvole

IN TRIBUNALE


Questa mattina siamo andati in tribunale, il mio ex marito ed io, a depositare la domanda di separazione. Pieni zeppi di documenti fotocopiati e convinti di dover passare chissà quale esame, noi che presentavamo richiesta senza avvocato.Invece, in meno di 2 minuti e non esagero, la cancelliera del tribunale legge la ns. domanda, l'approva e ci rinvia a novembr per l'omologa. Due minuti e due firme per cancellare un pezzo di vita insieme. Meglio così, da un lato, niente lotte, niente ulteriori sofferenze, ma alla fine ho pensato che in primis i lunghi tempi della burocrazia sono assolutamente ingiustificati dal sedicente desiderio di riappacificare la coppia e poi che gli avvocati ti chiedono 1500 euro per un pezzo di carta con 20 righe di formula prestampata. Pazzesco. Adesso altri 6 mesi da aspettare e mi chiedo a cosa serva tutto ciò, a tenere aperte ferite, ad allungare una fase che può essere serenissima ma che di certo non è piacevole. Non so che dire. Davvero. L'altra faccia della giornata è stato l'incontro. Trovarsi davanti a una persona a cui vuoi bene, che a lungo hai amato e sentire che non c'è più assolutamente niente di quello che vi legava. Trovarsi davanti come ad un estraneo. Difficile. Crudo e difficile. Comunque è andata. Sono quasi libera. E si va avanti.