Nuvole

RIFLESSIONI DALLA FIERA...


Come sapete sono via per lavoro e ogni sera mi trovo a cena con i miei colleghi che parlano delle loro vite, ma molto più semplicemente di luoghi comuni, di argomenti di "interesse generale" e mi accorgo con paura di quanto la xenofobia e il razzismo siano diffusi e vadano diffondendosi sempre più.Siamo in un mondo dove merci e denaro e interessi particolari girano liberi, senza frontiera alcuna, ma ahimè per le persone non è così. Non v'è comprensione, non c'è volontà di comprendere le altre culture e allora è più semplice negarle, odiarle.E allora si comincia con l'odiare gli stranieri e poi quelli del Sud o del Nord a seconda di dove ci troviamo, quelli della regione accanto, della provincia confinante, del paese vicino. E' una spirale d'odio, di sospetto e di cattiva volontà che invece di arrestarsi aumenta e aumenta ancora. Ti odio perchè sei terrone, ti odio perchè sei un milanes bauscia, ti odio perchè te set un laghè, ti odio perchè sei di Como o di Livorno, Pisa, Roma, Palermo, africano, sudamericano, statunitense, cinese, russo, cristiano, ateo, islamico, ebreo. E' così semplice. Esisto io, con il mio orticello, la mia intolleranza e chi s'è visto s'è visto. Allora poco m'importa se in mezzo a migliaia di persone oneste c'è qualche delinquente. Perchè cercarlo se posso punire tutti? Indiscriminatamente?Chiudiamo i confini, chiudiamoci in casa, meglio ancora, nella nostra stanza. Fingiamo che non esistano paesi poveri dove grandi e piccini muoiono di fame e di sete mentre noi siamo in perenne sovrappeso e ci ammaliamo per troppo benessere. Non ci interessa dividere, non ci interessa conoscere le altre culture. La nostra forse sarà "la migliore possibile", ma inutile sincerarsi se al di là dei luoghi comuni o degli eventi eclatanti c'è qualcosa di diverso. Personalmente sono cresciuta in una famiglia di immigrati a Milano e i miei nonni sono stati immigrati in Germania e in Svizzera e mi hanno sempre raccontato le umiliazioni patite. E mio padre mi ha sempre insegnato che tutti siamo uguali e parimenti degni di rispetto. Che le culture sono una ricchezza, che le razze sono una ricchezza, che le persone, gli esseri umani sono una ricchezza. E io a questo credo davvero. Credo che i delinquenti esistano in ogni cultura: gli stupratori, i prevaricatori, i ladri, gli assassini e i terroristi ci sono ovunque. I fondamentalisti religiosi ci sono ovunque, i gradassi e gli xenofobi sono ovunque. Ma io spero per me e per i miei figli in un mondo multirazziale in cui la gente sia in grado di guardare em oltre il proprio orticello. In cui i ragazzini smettano di rincoglionirsi, passatemi il termine, davanti a TV e playstation e dove invece si acculturino sui libri e imparino e siano sempre assetati di conoscenza e di scambio e di viaggi e di crescita. Mi vergogno del paese in cui vivo quando esso si manifesta così ignorante e bieco. Mi vergogno della zona in cui vivo quando assisto, e questo avviene quasi quotidianamente, a scene vergognose di intolleranza. E poi ci permettiamo di parlare degli altri. Questa anticultura mi fa schifo. Grazie al cielo, fortunatamente, anche dalle nostre parti, spero, questa gente è una minoranza.