Creato da fabrybush il 15/12/2007

Una Fiamma nel Cuore

Arma dei Carabinieri

 

 

ROMA: AGGREDISCE L'EX FIDANZATA, ARRESTATO PER STALKING DAI CARABINIERI

Post n°13 pubblicato il 29 Settembre 2009 da fabrybush
Foto di fabrybush

ROMA: AGGREDISCE L'EX FIDANZATA, ARRESTATO PER STALKING DAI CARABINIERI 

Roma, 28 set. - (Adnkronos) - I carabinieri della Stazione Roma Flaminia hanno arrestato un pregiudicato originario dello Sri Lanka di 38 anni responsabile di atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata. La scorsa notte l'uomo si e' recato a casa della ex fidanzata, aggredendola con violenza.

I carabinieri, intervenuti su richiesta della vittima, sono riusciti a bloccarlo prima che la situazione degenerasse. La donna, esausta delle continue vessazioni da parte dell'ex fidanzato, ha raccontato ai carabinieri di aver subito, nell'ultimo anno e mezzo, minacce, molestie e violenze da parte del pregiudicato.

Lo stalker, che dovra' rispondere anche del reato di lesioni personali, e' stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza dove attendera' di essere sottoposto al rito direttissimo. La donna, trasportata presso l'ospedale San Pietro, ha riportato 'trauma al volto e regione lombare e da forte stato d'agitazione': ne avra' per 4 giorni.

 
 
 

Spinge l´amica sui binari, la telecamera filma: arrestata

Post n°12 pubblicato il 23 Agosto 2009 da fabrybush

Metrò di Piramide, in manette una donna di 67 anni. La vittima, sua coetanea, è grave
La fermata Piramide della Metro B La fermata Piramide della Metro B

Forse una lite tra amiche, forse, semplicemente, un attimo di follia. Erano le 19 di venerdì quando G. C., 67 anni, pensionata, ha spinto la sua amica, R. N. di 63 sotto a un treno della metropolitana alla stazione Piramide mandandola in ospedale dove ora lotta per non perdere un piede. Un gesto inspiegabile. Anche perché la donna ai carabinieri che l´hanno arrestata ha ripetuto, con estrema tranquillità: «Non so cosa sia successo, siamo state insieme fino a poco fa, non ricordo nulla». Un atteggiamento pacato e sereno che, però, non ha insinuato alcun dubbio nei militari. Troppo chiare le immagini delle telecamere a circuito chiuso della stazione, in cui si vede la donna che spinge l´amica. Ma lei, R. N., pensionata vedova e senza figli ed ex dipendente del ministero del Tesoro, ha continuato a ripetere di non sapere niente.

Una versione che ha sostenuto sin dall´inizio, dal momento in cui i militari guidati dal tenente Dario Conte si sono presentati a casa sua, in una elegante palazzina nel quartiere Italia, vicino a piazza Bologna. «Ma perché siete qui?». Una freddezza che ha lasciato spiazzato i militari. Così anche quando, una volta in caserma, le è stato detto: «Signora, noi la dobbiamo arrestare» con l´accusa di tentato omicidio. Ha risposto con ingenuità: «E perché?». Ora sarà un perito a giudicare se la donna, apparentemente normale, sia sofferente di disturbi psichici. Intanto la sessantenne è stata arrestata e portata a Rebibbia.

Le due donne si erano conosciute qualche anno fa. Le avevano presentate alcuni amici. E da allora si erano sempre trovate bene: viaggi, gite fuori porta, serate al ristorante. Anche venerdì, quando si è consumato il dramma, stavano tornando dopo una giornata di mare ad Ostia. Le sequenze delle telecamere le mostrano mentre scendono la scala mobile della stazione Piramide. La vittima con una camicetta nera a fiori e l´altra con una canottiera rosa e pantaloni alla caviglia. Chiacchierano e scendono la scala mobile. Appena qualche secondo dopo, la sequenza cambia. La banchina è affollata. Il treno appare in lontananza. Quando è ormai vicinissimo, si vede una sagoma cadere dalla banchina e finire sotto al convoglio. Solo la prontezza del macchinista è riuscita ad evitare che la donna finisse schiacciata dal treno. Il conducente, che aveva già iniziato la manovra di rallentamento per fermarsi alla stazione Piramide, una volta accortosi di una persona sui binari, ha immediatamente azionato il freno di emergenza e fatto cadere la sabbia che ha bloccato il convoglio. «Ma io non mi sento un eroe - ha detto il macchinista a Met.Ro - ho fatto solo il mio dovere». E infatti il giovane macchinista, che è in azienda dal 2001, non vuole neanche comparire. "F." e basta. Dopo lo choc della sera precedente, ieri era già tornato al lavoro.



Da un´altra telecamera, appare chiaro che a spingere la donna è stata l´amica che, con una forza inaspettata per una signora di 67 anni, l´ha fatta sbalzare di circa due metri. E mentre i passeggeri salivano sul treno come se nulla fosse, la pensionata si è andata a sedere su una panchina. Le telecamere di Met. Ro la immortalano anche in quegli istanti. Poi si alza e se ne va, indisturbata.

I carabinieri della stazione Garbatella, compagnia Eur, hanno capito che c´era qualcosa che non andava. Era troppo chiaro che le due donne stavano insieme. E troppo poco chiaro, invece, che l´amica non fosse lì, a soccorrerla. L´obiettivo mostrava una mano e un volto. A cui però bisognava dare un nome. E quando i figli della vittima hanno detto che la madre quella mattina era andata al mare con l´amica, i carabinieri sono andati a prenderla.

 
 
 

I carabinieri fermano un 'rave party'Per 150 giovani scatta la denuncia

Post n°11 pubblicato il 25 Agosto 2008 da fabrybush


Testo molto piccoloTesto piccoloTesto normaleTesto grandeTesto molto grande





 



 


Sono dovuti intervenire i Carabinieri per interrompere un
'rave party', una festa illegale, sulle colline bolognesi. Nella prima
mattinata gli uomini dell'Arma, che avevano ricevuto segnalazioni sulla
presenza di oltre duecento giovani, si sono recati a Pratalbino di
Monte San Pietro, dove hanno effettivamente trovato i partecipanti alla
festa.
Alla fine sono stati 150 i ragazzi identificati dai
carabinieri. Durante i controlli non sarebbero state trovate sostanze
stupefacenti, probabilmente - secondo i militari - gia' consumate dai
giovani durante la notte.
Nei loro confronti scattera' una denuncia per invasione di terreno. I
carabinieri stimano che al 'rave' abbiano partecipato circa 300
giovani, meta' dei quali si erano allontanati dall'area quando i
carabinieri sono intervenuti.

 
 
 

Reparto Volo CC

Post n°10 pubblicato il 17 Marzo 2008 da fabrybush
 
Foto di fabrybush

Il 1978 è stato un anno di grosso ammodernamento della flotta,
oltre ai "Jet Ranger" viene acquisito a dicembre il primo
A109A. Elicottero
biturbina, tuttora in servizio nelle diverse e più aggiornate
versioni, caratterizzato da elevata velocità e completa
configurazione avionica per l'effettuazione di voli
strumentali. Di concezione, sviluppo e produzione
esclusivamente italiana, questo velivolo è stato dotato di
vari tipi di telecamera ed è in grado di riprendere ed inviare
le immagini a terra utilizzando un sistema di ponti
ripetitori.A109

Siamo ormai lontano generazioni dai
vecchi AB47. Gli A109 aumentano sino a 24 e nei primi anni
'80 l'Arma comincia ad inserire in linea di volo due dei 34
AB412 che sostituiscono i vetusti AB205 e che attualmente
volano per il trasporto di squadre impegnate in battute,
rastrellamenti e perquisizioni. Con quest'ultimo mezzo la
configurazione di tutti i reparti è completa. In genere la linea
volo di un Nucleo è costituita di massima da tre aeromobili leggeri
AB206 e A109 ed un velivolo medio AB412. Nel
frattempo aumentano anche le basi: nell'85 apre Catania, nel '96 il
Distaccamento di Abbasanta (OR) dipendente dal NEC di Olbia e dove
è stato insediato nel 1993, dopo quello di Vibo Valentia (Squadrone
Eliportato Cacciatori Calabria nel 1991), lo Squadrone Eliportato
Cacciatori Sardegna. Infine, nel 1992 apre il NEC di Forlì, nel '95
Treviso e nel '98 Albenga (SV). L'ultima evoluzione del Servizio
Aereo è del giugno 1999: la modifica in Raggruppamento Elicotteri
del Centro Elicotteri Carabinieri, con il passaggio ad esso di
tutte le funzioni di comando sui Reparti di volo dei Carabinieri
esistenti in Italia.


 
 
 

Reggimenti Tuscania

Post n°9 pubblicato il 17 Marzo 2008 da fabrybush
 
Foto di fabrybush

 


Solitamente il Comando Generale dell'Arma
ricorre all'intervento del
"Tuscania"
per compiti di istituto quando è necessario
avvalersi di capacità specifiche, ad esempio per operare in zone impervie
dove l'addestramento dei paracadutisti assicura quella mobilità che spesso
manca agli elementi dell'Arma Territoriale. Calabria a e Sardegna sono gli
scenari che hanno visto sovente operare i baschi amaranto del

"Tuscania" ma anche in altre zone ad alta densità criminale, come
la Campania e la Puglia, sono state teatro di brillanti operazioni.

 
 
 

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