CARMEN AULETTA

Post N° 34


Per un periodo breve e felice della mia infanzia sono vissutacon i miei nonni contadini.  In autunno quando mi trovo ne pressi di una campagna, sento l’odore della terra umida. Lo stesso odore di quegli anni felici che l’asfalto ha cancellato e che ora   rimanesolo nella  memoria.  La danza dei ricordi Una danza di foglie invecchiate  sospinte dal  soffio dellamia anima m’incanta , ne rimango rapita.  Dal  terreno umido ,mescolato a frammenti di vita, a foglie imbrunite   e a rametti spezzati ,si eleva la fragranza  di un tempo lontano.Strisciante e sommesso è il canto che odo,  intimo e gradevolerichiamo di un fausto mondo  che non  viene più se non  dalsentiero della mente.Mi abbandono alla carezza  della memoria  di eventi distanti,al  mormorio di alberi sfioriti   che,  come vecchi  spossati  dauna vita di affanni,  osservano,  senza incanto, lo scorrere deltempo.  Mia dolce e delicata malinconia,   compagna   di viagginegli anni  lontani ,   non  chiedermi  di ritornare ancora là,dove il sole oramai è  stanco e le foglie,  stremate dal  vento,ricercano  il riposo.