CARMEN AULETTA

Post N° 72


L’uomo napoletano è un seduttore di natura. Non importa se sia bello, brutto, se sia avvenente, alto o basso,magro o grasso, capellone o pelato,  la sua simpatia , la sua allegria mista a fantasia gli conferiscono un fascino particolare.Vi raccontai tempo fa di un mio amico 60enne, anch’egli napoletano (vedi nei tags al messaggio n. 52) che scrive bellissime poesie in vernacolo, io mi divertivo a dire che erano vernicole e mio nonno lo chiamava addirittura “poeta cavernicolo”, poiché  il nostro era un continuo punzecchiarci, in seguito ad una  situazione ironica che si era creata, gli risposi con questa poesia in “Dolce Stil Novo”,  chiedo scusa a Dante Alighieri….mi perdonerà l’ardire…è solo uno scherzo.
Al Poeta  CavernicoloOh … mio Sommo Poeta Cavernicolo,in un giorno della mia opaca esistenza, mi ritrovai con te in un oscuro vicoloove…non v’era che la di noi presenza..Appena in tempo mi ravvedei della situazioneche le mie membra tremavan dall’ardoree i tuoi occhi già brillavan dall’eccitazionequando  presa da cotanto piacer….provai terrore..Con voce tremula dissi: “Ma cos’hai inteso?”E poi feci con aria di sufficienza:“Proprio qui dovevi esser protesoa rovinar la mia già debole coscienza?”.Semmai… in America, ho una sorella che seppur vedova, vive la sua vedovanzain modo da rimaner sempre più bella,non perderei se fossi in te la speranzadi conquistarla a suo proprio tempo..Non permettere che vada via la sua beltade,affrettati o Poeta…và da lei e nel contemponon ti rivelar in alcun modo fallace, và…non indugiare e gioisci della sua bontadeprima ch’ella dica: “Dei miei sensi ho raggiunto la pace”.