50 EURO
Alcuni mesi fa, durante una delle mie scorribande tra i vicoli del Web, ebbi modo di leggere un aneddoto interessante. Riscontrai subito lasaggezza pratica di quel racconto, ma mai avrei pensato di attuarlo ungiorno per aiutare mia figlia. Potrei stare ore a raccontare i pregi che ha mia figlia, ma poiché sono la madre me ne astengo, anche perché come diciamo noi a Napoli “Ogni scarafone è bello’a mamma soya”. Purtroppo, e non so spiegarmi la ragione, mia figlia deve sempre combattere con la sua disistima. Questa cosa , mi fa quasi rabbia, penso che tante ragazze vorrebbero avere almeno la metà delle qualità che ha lei, e quando le faccio notare questo, mi dice che il mio giudizio non conta perché è dettato dal mio amore materno. Penso che non ci sia genitore al mondo che non abbia provato quel senso di impotenza che si sente quando i figli non si avvalgono del nostro parere solo perché li abbiamo messi al mondo. Ebbene, un giorno, finalmente riuscii a sbloccare mia figlia servendomi di questo aneddoto. “Oggi mi sento vuota “ mi disse all’improvviso, “ e perché mai? C’è una ragione in particolare che ti fa sentire così? “ chiesi io e lei “ sento di non valere un gran che come persona “. “Ci risiamo, pensai, eccola di nuovo in crisi con la sua mancanza di stima” e senza pensarci sopra due volte presi una banconota da 50 euro dal mio portafoglio e la mostrai a mia figlia dicendo: “ Vedi questa 50 euro? La voglio dare a te ma prima di dartela devo fare una cosa “ . Mia figlia mi osservò stupefatta mentre io accartocciavo la 50 euro davanti ai suoi occhi come fosse un pezzo di carta inutile da buttare nel cestino. “Ma che fai? Butti via i soldi?” “Ora la vuoi ancora? Anche se è tutta stropicciata?” le chiesi e lei “Certo, che domanda! Ma….” “Allora aspetta … devo fare un’altra cosa.” Buttai a terra la banconota stropicciata e ci misi il piede sopra. “ Ma…cosa stai facendo?” Davanti allo sbigottimento di mia figlia io strisciavo il piede sulla banconota rendendola ancora più maltrattata e sporca. A questo punto le dissi: “ Dimmi, vuoi ancora questa 50 euro?” E lei, fissandomi con la sua tipica espressione facciale stupita e insieme curiosa mi disse: “Si, ma non capisco perché stai riducendo così la banconota che vuoi regalarmi.” A questo punto, non mi rimase che spiegarle il motivo di quel mio apparente insano gesto e le dissi: “ Nonostante la banconota sia tutta maltrattata e anche sudicia tu la vuoi ancora , questo perché ne riconosci il valore. Per te non cambia niente il fatto che la banconota non abbia un bell’aspetto perché sai che vale sempre 50 euro. Ecco, devi considerare che tu sei come questa banconota. A volte ti senti proprio così, schiacciata da tanti pesi , gli impegni scolastici, le responsabilità che hai nella tua stessa casa e tanti altri problemi che hanno le ragazze della tua età, però ricordati che hai sempre il tuo valore che non cambia anche se ti senti come uno straccio inutile. Ora, prenditi la banconota , piegala e mettitela nel portafoglio, ti do un’altra banconota da 50 euro che puoi spendere come vuoi, ma questa tutta stropicciata la devi tenere sempre conservata, perché ogni volta che la vedrai ti servirà per ricordarti di quanto vali”. Dopo alcuni mesi mia figlia venne da me tutta gioiosa dicendomi: “ Funziona! E’ incredibile mamma, ogni volta che mi sento giù e guardo quella banconota sto subito meglio.” Ed io risposi : “ Figlia mia, devo assolutamente stropicciare una banconota anche per me, perché è facile dimenticarmi di quanto valgo, e ti ringrazio perché senza volerlo, me lo hai ricordato”.