CARMEN AULETTA

Post N° 124


La Torre di Asian                                                capitolo 1 La piazzetta della land era accogliente con quelle tre palme innalzate al centro del quadrato delimitato da un muretto di mattoni. I ragazzi si ritrovavano sempre li ogni volta che volevano trascorrere un momento di relax e non sapevano dove andare. Di solito dopo alcune battute scambiate ora con un avatar, ora con l'altro, si davano appuntamento sempre allo stesso posto nella stessa land, alla discofloor, dove avrebbero ascoltato musica e avrebbero ballato fino a tarda ora. La mattina, quando capitava di andare allo stesso posto della sera precedente, lo scenario cambiava, la luce del giorno si rifletteva sulle mura bianche dei negozi e delle case creando un atmosfera diversa, la luce quasi accecava gli occhi e faceva perdere quel senso di intimità della sera precedente. Il primo pensiero dei ragazzi , al mattino, appena arrivati, era quello di andare sulla spiaggia, dove in costume avrebbero potuto prendere il sole e mandare messaggi qua e là agli amici dispersi in chissà quale land di Second Life. La spiaggia bianchissima contrastava con il colore azzurro intenso del mare , la schiuma bianca delle onde si posava dolcemente e con ritmo regolare sulla riva. Da li si poteva osservare anche il circolo nautico della land, un posto che sarebbe diventato sempre più caro a Melany, lì, oramai, aveva costruito la sua seconda casa, la sua barca, l'avevo dipinta con cura, le piaceva, dopo essersi esercitata con la vela , allinearla alle altre barche sul molo e mentre si allontanava, spesso si girava indietro per vedere fino a dove la sua barca si sarebbe distinta dalle altre, con quei colori particolari , solo osservando la randa si poteva ben comprendere che quella era la vela di Melany.“Stasera non ci raduneremo alla dancefloor”, disse Emanuela, la ragazza che informava gli amici sulle novità della land, “andremo tutti sulla isoletta di fronte alla spiaggia. Ci sarà un bel fuoco acceso e ascolteremo buona musica sotto il cielo”. L’idea piacque molto a Melany, le piacevano quelle serate tranquille con gli amici a chiacchierare nel buio illuminato appena dalla luce del fuoco scoppiettante. Tutto si trasformava in quella atmosfera intima, persino i volti degli avatar sembravano diversi, le fiamme distribuivano  riflessi luminosi su ognuno di loro, Melany quasi stentava a riconoscerli, si divertiva a cercare di capire chi potesse essere ora l’uno e poi l’altro, fino a che la loro voce non li identificava chiaramente , tutti avevano da dire qualcosa, prima o poi, anche solo per ridere un po’.Melany aveva notato che solo uno dei presenti non aveva aperto bocca, si chiedeva chi fosse quel signore distinto e silenzioso, la colpivano in particolar modo quei capelli bianchi raccolti dietro da un codino e la barba grigia. Era sicura di avere già incontrato quell’avatar, il suo nome, Asian, le risultava familiare, ma di lui non sapeva niente , chissà, forse erano stati presentati a qualche riunione, ad uno dei soliti corsi che si tengono in Second Life, ecco, si, ora lo ricordava bene, lo aveva intravisto al corso di scrittura, non aveva scambiato neanche una parola con lui ma ebbe la sensazione che in futuro lo avrebbe conosciuto profondamente , non che si aspettasse chissà cosa, a volte le donne hanno delle strane percezioni, si, Melany era sicura che quell’avatar con i capelli bianchi e la barba grigia prima o poi si sarebbe presentato nella sua vita.                                                                                                         Carmen Auletta